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Curiosando Casualmente un Film: 10 Curiosità su Donnie Darko

Creato il 25 settembre 2015 da Frank_romantico @Combinazione_C
Curiosando Casualmente un Film: 10 Curiosità su Donnie Darko
Torna la rubrica Curiosando Casualmente un Film dopo qualche settimana di silenzio. Quest'oggi si parla di uno di quei cult che negli anni è stato consacrato a furor di popolo e che ha lanciato quella che secondo me è una delle più grandi sole dell'universo cinematografico: Richard Kelly. Questo film dell'ormai lontano 2001, all'uscita, non ottenne un riscontro particolarmente positivo. A dire il vero il suo enorme successo arrivò per vie traverse, prima grazie alle proiezioni notturne americane, poi attraverso il passa parola che permise alla sua edizione home di vendere talmente tanto da permettere un secondo giro nei cinema, che portò alla sua definitiva consacrazione.  Ovviamente, come per molte cose, fu l'alone di mistero a stuzzicare l'attenzione dei nerd. Essì, perché Donnie Darko è un film estremamente nerd, estremamente complicato, che fonde sovrannaturale e scienza, fantascienza e percorso di formazione, storia d'amore e thriller. Ma, soprattutto, Donnie Darko è un film difficilissimo da capire e ciò non fa altro che aumentare il suo fascino. Nonostante ciò non stiamo parlando di un film illogico (e infatti la versione director's cut permise di svelarne molti punti oscuri), né di un film particolarmente difficile. Ma bando alle ciance, ecco a voi 10 curiosità su Donnie Darko, di Richard Kelly.
Curiosando Casualmente un Film: 10 Curiosità su Donnie Darko
1) Donnie Darko non è il film d'esordio di Jake Gyllenhaal ma è il film che lo ha lanciato e fatto conoscere a pubblico e critica. Jake e Maggie Gyllenhaal (nel ruolo di Elizabeth Darko) sono fratello e sorella nel film come nella realtà. Donnie Darko è stato il debutto di Seth Rogen.
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2) Nel film la professoressa Pommeroy (Drew Barrymore) dice “un famoso linguista una volta ha detto che tra tutte le frasi in inglese la più bella era Cellar Door”. Il linguista a cui si riferisce è J.R.R. Tolkien, che nel saggio English and Welsh (1955) scrisse: “Most English-speaking people... will admit that cellar door is 'beautiful', especially if dissociated from its sense (and from its spelling). More beautiful than, say, sky, and far more beautiful than beautiful”. Per errore però Richard Kelly ha attribuito la parternità della frase a Edgar Allan Poe.
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3) I numeri detti da Frank all'inizio del film (28 giorni, 6 ore, 42 minuti, 12 secondi) ricorrono diverse volte nel film: la loro somma da come risultato 88, l'anno in cui la pellicola è ambientata. Il motore che cade in casa della famiglia Darko, nella stanza di Donnie, è quello del volo 2806 partito dal gate 42 e decollato alle ore 12 A.M. 88 sono anche le miglia orarie che la DeLorean di Ritorno al Futuro (che Donnie cita parlando col professor Monnitoff) deve raggiungere per viaggiare nel tempo. Il film, strano a dirsi, segue una certa linearità dal punto di vista temporale: la storia si sviluppa in 28 giorni, dal 2 al 29 Ottobre. Il bello è che ogni "giornata" nel film corrisponde a un giorno di lavoro sul set: le riprese infatti durarono 28 giorni.L'8 e il 28 comunque ricorrono numerose volte nel film.
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4) Trovare un produttore per il film fu difficilissimo: nessuno voleva investire sull'opera prima di Kelly perché troppo complessa e senza un vero e proprio genere in cui catalogarla. Fu grazie a Drew Barrymore (uno dei produttori esecutivi) che Donnie Darko ebbe la luce: l'attrice infatti prese a cuore il film e attirò l'attenzione di alcuni investitori. Il budget che Kelly ebbe a disposizione fu però abbastanza esiguo, di 3.8 milioni di dollari. Successivamente il film faticò a trovare una distribuzione, non fu pubblicizzato a dovere e il suo successo fu dovuto al passa parola. 
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5) Donnie va da una psichiatra e durante una seduta afferma che il suo sogno erotico è Christina Applegate, protagonista della sue serie televisiva preferita, Sposati con Figli, in onda negli anni '80. Si dice però che inizialmente l'attrice in questione sarebbe duvuta essere Alyssa Milano.

6) Uno dei brani più famosi della pellicola è la cover di Mad World dei Tears for Fears riarrangiata in chiave acustica da Michael Andrews e cantata da Gary Jules. Jules e Andrews erano amici e a Jules venne chiesto di cantare il brano per risparmiare un po' dato il budget misero del film. Il brano poi però ebbe così tanto successo che nel 2003 fu registrato e uscì come singolo diventando il più venduto dell'anno. 
Curiosando Casualmente Film: Curiosità Donnie Darko
7) In una scena Donnie e i suoi amici sparano a delle bottiglie con il fucile e cominciano a discutere sulla sessualità dei Puffi. Il regista amava quella scena e voleva inserirla a tutti i costi nel film, così chiese il permesso al creatore dei Puffi, Pierre Culliford, che ne fu entusiasta e diede il permesso senza problemi e senza ulteriori spese.
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8) Durante una riunione genitori-insegnanti Rose Darko, la mamma di Donnie, chiede alla professoressa Farmer se lei sa chi sia Graham Greene. Kitty risponde che tutti lo sanno perché tutti hanno visto la serie Bonanza. Ovviamente la Greene confonde lo scrittore con uno degli attori della serie western, Lorne Greene. La cosa buffa però è che di Bonanza c'è un sequel, Bonanza: The Next Generation, in cui recita Gillian Greene, figlia di Lorne e moglie di Sam Raimi. Ed è di Raimi il film che Donnie e Gretchen vanno a vedere al cinema (La Casa) offerto dal regista a titolo gratuito..
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9) Donnie Darko è un film pieno di conigli. Della colonna sonora del film fa parte il brano The Killing Moon cantata da Echo & the Bunnymen. In una scena si intravede una Volkswagen Rabbit. In casa Donnie ha una foto di lui vestito da coniglio. In una scena del film si può notare una zucca intagliata di Halloween simile alla maschera di Frank (nella versione director's cut si vedrà che è stato Donnie a intagliarla). Ovviamente poi c'è il coniglio Frank che non è altro che una citazione del coniglio Harvey dell'omonima piece teatrale di Mary Chase.
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10) L'abito di Halloween da scheletro di Donnie, la sua felpa grigia con cappuccio e la fuga in bicicletta con il cappuccio alzato sono una citazione di E.T., di Steven Spielberg, il film che ha lanciato Drew Barrymore

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