Il fatto che oltre alle torri gemelle in quel fatidico 11 settembre del 2001 sia crollato anche un altro grattacielo (WTC 7) che non è stato investito da nessun aereo dovrebbe bastare a dimostrare che gli attentati dell’11 settembre siano stati organizzati dall’interno ovvero da strutture governative e servizi segreti federali. Ad ogni modo ci sono mille altre stranezze ed incongruenze che minano la versione ufficiale e che gettano nuova luce su alcuni aspetti di quell’evento. Primo video: Simpson e messaggi subliminali sul 9 – 11 (ovvero 11 settembre, secondo la maniera di scrivere le date nel mondo anglosassone), in una puntata trasmessa anni prima dell’evento.
L’articolo è LE VITTIME VIRTUALI DELL’11 SETTEMBRE, ed è in gran parte costituito dalla traduzione di un articolo del sito september clues, le cui immagini vanno integrate con quelle di questa altra raccolta di foto supposte vittime dell’11 settembre di cui girano foto a dir poco sbiadite e mal fatte: possibile che esista tutta questa gente, nell’epoca del digitale, della quale amici e parenti non possiedono nemmeno una foto decente?
Qui sotto una delle tante foto “taroccate” analizzate nell’articolo, ove sono presenti anche link per approfondire la storia degli aerei ufficialmente implicati negli attentati dell’11 settembre ed in realtà mai levatisi in volo in quel giorno.
Ma
attenzione, non ci fossilizziamo troppo sull’11 settembre, perché se ci limitiamo a denunciare l’auto-attentato di dieci anni fa e non critichiamo tutto il resto facciamo il gioco del sistema. Ecco perché ho il fondato sospetto che molti siti di informazione alternativa sull’11 settembre (forse anche lo stesso september clues) sia gestito da gatekeeper, personaggi che denunciano le menzogne sull’11 settembre ma non le scie chimiche e gli altri orrendi progetti per il futuro. Consiglio a tal riguardo la lettura dell’articolo di Anna Moffa 11 Settembre, il Piano continua – Il PNAC non è morto, si è solo riciclat
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