"Mi mostri il suo curriculum". A questo invito potete rispondere come Totò: "Come, qui davanti a tutti? Ci sono delle signore...", sperando che il vostro interlocutore sia un uomo di spirito o un amante del cinema e colga la citazione. Ma più probabilmente presenterete le vostre due paginette che dovrebbero riassumere chi siete ecosa sapete fare. E soprattutto dovrebbero convincere chi le legge che voi siete proprio la persona che stava cercando.
Come fare? Inutile dire che la cosa più importante del curriculum vitae (CV) è quello che potete scriverci. Se siete un top manager e potete vantare vent'anni di brillante carriera in diverse multinazionali non dovete preoccuparvi di comescrivere un CV perché la vostra biografia professionale parlerà per voi. Ma se avete alle spalle una storia un po' più modesta ma non per questo trascurabile, o ancora di più se siete alla ricerca del vostro primo impiego, il modo in cui vi presentate è fondamentale. Ricordate: il CV è il vostro biglietto da visita. Il suo obiettivo non è quello di farvi assumere direttamente, ma di farvi ottenere un colloquio.
Ecco allora le 10 cose da non fare per superare il primo livello e non finire direttamente nel cestino della carta straccia.
Non siate confusi e frammentari: l'organizzazione del testo è fondamentale. Cominciate con i dati personali (nome e cognome all'inizio e in grassetto: è il primo dato essenziale), poi i titoli di studio e la carriera professionale (meglio iniziando dall'impiego attuale o più recente), infine le notizie accessorie (competenze personali, hobby ecc.).
Non siate prolissi: il tempo medio di lettura di un curriculum da parte di un selezionatore è di 20 secondi. Un curriculum troppo lungo non aiuta il lettore a conoscervi di più (cosa che avverrà nelle fasi successive della selezione) e anzi gli fa perdere le informazioni essenziali. Non superate mai le 2 pagine, soprattutto se siete neodiplomati o neolaureati.
Non barate: ovviamente non inventatevi titoli di studio che non avete o lavori mai fatti perché sareste smascherati velocemente. Ma non barate nemmeno sulle vostre capacità soggettive o sugli aspetti del vostro carattere: se anche il selezionatore ci casca finireste per essere assunti per un lavoro che non fa per voi. Se avete delle competenze da presentare sostenetele sempre con esempi concreti e verificabili.
Non "vendetevi" troppo: usare formule come "sono un individuo capace, volenteroso, pieno di iniziativa" è inutile (perche si dà per scontato che lo siate o almeno che direste di esserlo se ve lo chiedessero) e suona presuntuoso (in ogni caso non sta a voi dirlo). Una cosa è presentarsi bene, altra è fare il piazzista di se stessi.
Non siate ossequiosi: allo stesso modo scrivere frasi del tipo "essere inserito nel vostro organico corrisponde alla massima delle mie aspirazioni professionali" o "desidero crescere professionalmente attraverso la Vostra azienda, leader del settore ecc." è solo controproducente. Se l'azienda che vi sta selezionando sa già di essere leader del settore non ha bisogno della vostra conferma; se sa di non esserlo, capisce che la state adulando.
Non scrivete curriculum "standard": è importante che il CV sia mirato per il lavoro per cui vi candidate. E' un errore spedire CV uguali per ogni occasione. Se ambite a entare nell'ufficio legale di un'azienda potete tranquillamente evitare di scrivere del corso di illustrazione che avete fatto: troppe informazioni - e non pertinenti - disturbano la comunicazione. Partite da una base uguale, ma personalizzate le informazioni a seconda dell'interlocutore a cui vi rivolgete.
Non omettete cose importanti: non correte però neanche nell'errore opposto, cioè quello di trascurare informazioni che possono essere utili al selezionatore. Ripassate bene la vostra storia professionale (e non solo) e scegliete gli elementi giusti da inserire nel CV.
Non inventatevi hobby che non avete: date un'immagine di voi che non sia uno stereotipo. Quasi tutti i candidati amano leggere, ascoltare musica e fare sport. Magari sono davvero i vostri hobby ma dà l'impressione che non sappiate cosa scrivere. Non è obbligatorio avere hobby e tantomeno scriverlo sul CV. Fatelo se sono veri e se è utile per descrivere la vostra personalita. E fa nulla se sono molto lontani dalla professione per cui vi candidate: darete l'impressone di essere poliedrici.
Non fate errori di grammatica o di sintassi: anche se state aspirando a un posto di cuoco o di contabile usare un italiano corretto è fondamentale. Chi si occupa di selezione del personale in genere è sensibile a questo aspetto. Rileggete (o fate rileggere) il CV prima di inviarlo.
Non assillate il destinatario dopo aver spedito il curriculum: se il vostro CV colpisce, l'azienda vi chiamerà. Telefonare, mandare mail o presentarsi in azienda prima di essere chiamati serve solo a farvi passare per un seccatore. Piuttosto, inviando il curriculum per email, chiedete una conferma di ricezione (anche automatica) per accertarvi che sia giunto a destinazione. Dopodiché armatevi di pazienza e fiducia: se son rose fioriranno. (A.D.M.)
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