Ore 23, parcheggio dell’ufficio. Mi ero ripromesso di finire presto al lavoro. Finisco invece alle 22.30. Panino, giacca da moto, autostrada di notte verso Bobbio
Ore 00.45, Bobbio, provincia di Piacenza. Dormo nell’hotel sulla piazza, sveglia comoda alle 7.30
Ore 9 Ristorante Americano, Rezzoaglio, provincia di Genova. Nota geografica: l’Aveto è affluente del Trebbia. La val d’Aveto collega Marsaglia a Chiavari. Il morale è alto, la strada spettacolare come sempre. Pago 15 euro per il giornaliero No Kill. Mi cambio e scendo al fiume.
Ore 12 torrente Aveto, zona No Kill. Pesco da due ore nel tratto “a tutela” a monte di Rezzoaglio. Amo singolo senza ardiglione. Il torrente è gonfio ma si pesca bene ovunque, batto la testa delle pozze. Sono in paradiso, prendo fario dalla livrea stupenda, “endemiche e identiche da secoli – spiega Giorgio Filippone, presidente dell’associazione pescatori – tutelandole con il No Kill evitiamo di fare immissioni”. L’evidenza gli dà ragione: i disegni di trote “avetane” di un secolo fa sono identici ai pesci che abboccano al mio amo.
15.36, ORA X, torrente Aveto, zona libera. Torno in pesca e qualcosa non funziona. Primo segnale: si incaglia il cucchiaino. Si libera, lo recupero, ma vedo che non c’è più l’amo (!), forse rimasto incastrato in una pietra. Secondo segnale: sul fiume cessa ogni attività, le trote mi passano fra i piedi. Torno alla moto. Dubbio: spostarmi e pescare ancora o tornare a Milano? Avverto la pulsione di cercare una “pozza più fonda”. Mi metto in moto con i waders. E comincia l’incubo.
La buca dall’alto mi sembra “ottima e pescabile”, anche se l’accesso è un po’ difficoltoso. Il terreno in discesa frana, prendo una ginocchiata forte contro un sasso. Dico una prima bestemmia, senza sapere che di lì a mezz’ora si confonderà fra molte altre, come un chicco di riso in un risotto. Arrivato all’acqua capisco che quelle che dall’alto sembravano trote sono in realtà cavedani. Al primo lancio perdo un Rapala 7 cm.
Morale della favola: la val d’Aveto è meravigliosa e la tutela funziona. Mentre pesco nel tratto No Kill due persone mi chiedono se io stia pescando con amo singolo. Non sono guardia pesca: hanno semplicemente a cuore il loro fiume
Morale della favola 2: da Marsaglia a Chiavari sono tutti convinti che la frase “ho appena percorso la valle più bella del mondo” fu pronunciata da Ernest Hemingway in riferimento alla val d’Aveto, non alla val Trebbia. Il dibattito è aperto.
Morale della favola 3: se sei di serie B come me è inutile che fai il figo pescando ad amo singolo dove potresti pescare con l’ancoretta, altrimenti poi giustamente Dio ti vede, trasforma le trote in cavedani, ti fa inciampare e ti fa entrare l’acqua negli stivali così te ne devi tornare a piedi alla moto facendo l’idromassaggio alle palle.
Per informazioni sulla pesca in val d’Aveto: www.valdaveto.it