Io ho deciso di tornare indietro e di affidare i miei ricordi ad un album vero, fatto di foto vere che posso toccare, baciare, consumare. Diciamo che ho trovato un compromesso tra la mia voglia di qualcosa di classico e l’esigenza di modernità. La soluzione è un fotolibro! In questo modo ho tutti i miei ricordi in formato digitale trasferiti su un oggetto fisico che posso sfogliare in qualsiasi momento (senza dover ridurre il coinvolgimento emotivo di quel momento rievocativo, per colpa di una batteria scarica o di una notifica “ingombrante” sul display di un dispositivo elettronico!).
Da quando è nato Michael sto scattando migliaia di foto: non voglio perdere nessun istante, nessun sorriso, nessuno sguardo. Per questo ho creato, attraverso il sito PhotoSì, il mio “FotoLibro Racconti” con le foto più belle di questi suoi primi due mesi! Ho personalizzato il mio fotolibro con testi e clipart per renderlo unico e per fare in modo che, un domani, mio figlio possa sfogliare questo album ricordo ed apprezzare quei momenti di un passato che lui non potrà ricordare perché troppo piccino.
Sono molto soddisfatta del risultato, tanto che di sicuro ne creerò altri nel corso degli anni e sono sicura che in futuro anche Michael mi ringrazierà per questo piccolo regalo!
A proposito di ricordi, vorrei consigliarvi un libro ricco di istantanee di vita, una sorta di album di fotografie narrative. Si tratta di “E poi ci sono quei momenti che. Le polaroid di un padre quasi perfetto” di Nicola Feo (ed. Zandegù). Lo leggerò a breve e ne parleremo presto insieme qui sul blog.
E voi? Come cercate di custodire i vostri ricordi?
Leggi il post Custodire un ricordo su L'angolino di Ale.