Nell’articolo di Claudio Leonardi pubblicato su La Stampa del 4 novembre 2011, un sintetico ma dettagliato resoconto sui due principali obiettivi dell’operazione. Alle prove tecniche di cyberguerra hanno partecipato circa 100 esperti di sicurezza europei che hanno simulato ieri una serie di informatici attacchi alle reti elettriche e ad altre strutture strategiche, al fine di testare le capacità di difesa dell’UE.
L’esercitazione, si potrebbe dire militare, è stata battezzata Cyber Atlantic 2011 in in favore dell’Alleanza Atlantica, ed è stata la prima operazione di questo genere che ha visto una nuova unità nella collaborazione tra le forze europee e statunitensi, anche al fine di esplorare le forme del reciproco soccorso, nell’ipotesi di reali aggressioni informatiche su larga scala.
Sono due gli scenari ricostruiti nel corso dell’operazione: il primo è stato un Apt (advanced persistent threat, minaccia avanzata e persistente), che aveva lo scopo di rubare e pubblicare informazioni provenienti dalle autorità di sicurezza di Paesi membri dell’Ue. Il seconda senario era la simulazione (Scada) si è occupata invece di verificare la capacità di resistere a tentativi di sabotaggio informatico delle centrali elettriche.
Nell’articolo una visione più ampia dell’evento.
Antonio Conte