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Appartenente alla famiglia delle Cycadaceae, annovera numerose varietà diverse, tra cui la più famosa e la più coltivata (soprattutto in Italia) è la cycas revoluta. Quest'ultima deve il suo nome alla parola greca "koikas" (simili alle palme) e latina "revolutus-a-um" (in riferimento alla forma incurvata delle sue foglie). Ciò che maggiormente contribuisce alla somiglianza con le palme sono proprio le lunghe foglie verdi, dotate di una marcata venatura centrale, da cui si originano le foglioline che donano l'aspetto piumato alla foglie stesse. La caratteristica principale di questa pianta consiste nei suoi fiori: la cycas è una pianta dioica e per questo motivo i fiori maschili e quelli femminili si trovano su due differenti
piante. I primi hanno forma allungata, i secondi tondeggiante. Infine, i frutti non sono affatto commestibili, essendo fortemente tossici e velenosi.
La cycas è una pianta particolarmente semplice da coltivare, adatta quindi anche ai giardinieri meno esperti. Si caratterizza per essere molto rustica, tanto da poter resistere perfino a bassissime temperature, come -10°C. Nonostante questo, però, teme le estati fresche, in quanto in questo periodo necessita di temperature ben superiori ai 30°C, fondamentali per uno sviluppo rigoglioso della pianta. Sono posizionabili in corrispondenza della mezz'ombra, a patto che per poche ore al giorno (possibilmente le più calde) risultino esposte direttamente ai raggi solari. Si consiglia di annaffiare la cycas ogniqualvolta il terreno risulti asciutto, facendo particolare attenzione ad evitare i ristagni idrici, che risultano essere i veri nemici di questa pianta; durante il periodo invernale sarà possibile sospendere completamente l'annaffiatura.
La facilità con cui è possibile coltivare la cycas dipende anche dal fatto che questa pianta risulti poco esigente nei confronti del terreno. Infatti, la cycas riuscirà a crescere in qualsiasi tipo di terreno, purché fertile e ben drenante, in modo da evitare i ristagni. Per ottenere un substrato ottimale, si possono mescolare terreno di giardino, torba, sabbia e perlite. Si consiglia di effettuare il rinvaso ogni 4 anno (a sviluppo delle radici ultimato), facendo particolare attenzione a non utilizzare vasi molto più grandi, in quanto questo finirebbe con il favorire ulteriormente lo sviluppo radicolare, a scapito della parte aerea. Infine, per la concimatura, da effettuarsi ogni 6-8 settimane a partire dalla primavera e per tutta l'estate, dovrebbe privilegiare macroelementi come l'azoto e microelementi come lo zinco.
La fioritura avrà inizio al compimento del quindicesimo anno di vita della pianta, in primavera. Si consiglia di potare periodicamente le foglie più vecchie, avendo cura di reciderle in prossimità del tronco, tanto da ridurre il rischio che contragga malattie quanto per permettere la nascita di nuove foglie. Infine, questa pianta può essere moltiplicata per seme o per polline. Nel primo caso, è necessario ammorbidire il seme in acqua tiepida per alcuni giorni, prima di appoggiarlo sul vassoio da semina precedentemente preparato. Nel secondo caso, è necessario staccare i polloni basali in primavera/autunno, asciugarli e spolverarli di ormone radicante. In seguito, immergere per qualche centimetro nel terreno e innaffiare regolarmente. In entrambi i casi la crescita sarà particolarmente lenta.