D’accordo che il doping è ovunque ma doparsi per donare una ambulanza fa ridere anche i polli.
Creato il 01 novembre 2011 da Slasch16
Informare per resistere e Fondazione Fontana insieme per il Kenia.
Questo era il titolo di una iniziativa che aveva lo scopo di donare una ambulanza al Saint Martin Kenya competendo con altre fondazioni nel web attraverso un voto, un clic di sostegno , una specie di voto dal costo zero che ha permesso, qualche mese fa, di raggiungere l’obiettivo di acquistare l’ambulanza per la Comunità di Saint Martin in Kenya.
L’iniziativa è andata così bene che si decise di mettere in palio una seconda iniziativa tra le 5 organizzazioni umanitarie che hanno vinto la prima vettura.
Il meccanismo tecnico che porta all’acquisto dell’ambulanza non lo voglio spiegare qui, chi ha seguito l’iniziativa lo sa ed io non voglio scriverne per non fare pubblicità alla casa automobilistica partecipante.
Nella seconda tornata di votazioni una delle 5 Onlus, sulle quali esprimere il proprio clic e quindi il proprio voto, improvvisamente prende il volo, stacca gli altri neanche fosse Ben Johnson con doveroso stupore delle altre partecipanti.
Si scopre così che un difetto nel sistema di controllo dei voti permette di votare all’infinito e qualcuno ci si butta a capofitto.
Sotto un certo aspetto niente di grave perchè l’unico, vero, vincitore in queste iniziative è l’utilizzatore finale dell’ambulanza, al quale nemmeno Ghedini chiederà mai i diritti d’autore.
Informare per resistere ha avuto il merito di denunciare l’anomalia e, come troppo spesso succede da noi, le associazioni invece di guardare la luna ha messo in discussione il dito.
Ora, drogarsi perchè c’è un premio privato ed individuale, in un certo senso, avrebbe una logica ma, drogarsi per partecipare ad una gara dove chi taglia il traguardo per primo fa solo del bene ad altri è quantomeno anomalo, tecnicamente e sportivamente.
Se uno si impegna in una iniziativa umanitaria gli piace che i suoi sforzi vengano premiati in modo corretto, senza trucchetti tecnologici come usano in certi siti per votarsi le notizie da soli, denunciare l’anomalia era ed è quantomeno doveroso e non dovrebbe urtare la suscettibilità di nessuno, al massimo della società incaricata a raccogliere i dati che ha usato un programma di controllo inefficace, la CrowDM, la quale ha ammesso la presenza di diversi bachi ma non ha fornito spiegazione e tabulati.
Da qui la decisione di Informare per resistere di chiudere il suo impegno per l’iniziativa in questione, “1clickdonation”.
All’articolo di denuncia pubblicato da Informare per resistere ne nasce una risposta quantomeno singolare da parte del direttore della Fondazione Fontana Onlus, che vado a riportare.
30 ottobre 2011 alle 14:11
Fondazione Fontana Onlus non condivide lo spirito dell’articolo pubblicato da Informare per Resistere. Rispettiamo la libertà di opinione e la scelta di non continuare nell’iniziativa ma secondo noi questo articolo non rispetta i valori della Fondazione, fa uso di pregiudizi anziché di presupposti, si basa su informazioni parziali, suggerisce conclusioni sbagliate rispetto a CO.MI.VIS che hanno per prima vittima proprio quella verità per la quale Informazione per Resistere si batte. Citando Fondazione Fontana arreca inoltre danno direttamente e indirettamente alla Fondazione stessa e alle iniziative per cui la Fondazione si spende tutti i giorni. In primo luogo il Saint Martin CSA.
Per questo Fondazione Fontana si riserva di rivedere ogni forma di collaborazione con Informare per Resistere.
Pierino Martinelli – Direttore Generale
Visto che Informare per resistere partecipava alla campagna donare un clik proprio per la Fondazione Fontana che sostiene la Comunità di Saint Martin in Kenya,mi sembra che il direttore generale sia stato colpito dalla sindrome di Scajola, quelli che vincono le ambulanze e partecipano ai concorsi di donazioni volontarie a loro insaputa.
In pratica prende le distanze da sè stesso. Informare per resistere ha fatto il suo dovere di informare e denunciare l’uso del doping nelle amichevoli e nelle Onlus senza scopo di lucro, moltiplicare i click con ip falsi ed altri stratagemmi probabilmente soddisfa come farsi una canna.
Ad ogni modo Informare per resistere si ritira dal supporto all’iniziativa per una questione di principio, visto che i principi vanno scomparendo quei pochi che ci sono è bene tenerseli stretti.
Per chi ne volesse sapere di più:
Piuttosto fallire con onore che riuscire con la frode (Sofocle)