Da "A Asja",Marina Ivanovna Cvetaeva

Creato il 03 febbraio 2011 da Lulu
Ho un fiore appuntato sul petto,Chi ce lo mise, - non me lo ricordo.Insaziata è la mia fameDi tristezza, amore e morte.Col violoncello, o lo stridìo di porte,Col tintinnìo di bicchierini,Sferragliando gli sproni, o anche con l’urloDei treni nella sera,Con schioppettate di doppietteO bubbole di troike —Ma chiamatemi, chiamate,Non amati da me!E c’è ancora una delizia:Sto aspettando chi per primoFarà centro, fulminandomiCome deve — a bruciapelo.

Michael Cinque - from total strangers, nyc,1987