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Curata da Anne Baldassari, riconosciuta a livello internazionale fra i più importanti studiosi di Pablo Picasso e curatrice del Musée National Picasso di Parigi, la mostra è pensata come un excursus cronologico sulla produzione dell’artista, mettendo a confronto le tecniche e i mezzi espressivi con cui si è cimentato nel corso della sua lunga carriera coprendo tutte le fasi fondamentali della creatività multisfaccettata di Pablo Picasso e i vari mezzi espressivi e mediatici tramite cui il suo genio visuale ebbe modo di esprimersi.“ Questa grande antologica di Palazzo Reale – dicono gli organizzatori- offre l’opportunità unica di attraversare tutta la complessa e sconfinata produzione picassiana. Per capire come Picasso si muova attraverso l’onda di un secolo che abbandona l’Ottocento per tuffarsi nel pieno Novecento, proponiamo di utilizzare il suo sguardo, il suo approccio alla vita e all’arte, immedesimandoci con il suo punto di vista”. Per visitare questa importante mostra sta giungendo una folla di migliaia di persone da tutta Italia e dall’estero. “ Questo sensazionale insieme di opere – dice Anne Baldassari grande esperta d’arte e curatrice dell’evento- offre la possibilità unica e straordinaria di confrontarsi con le maggiori fasi artistiche della Modernità, testimoniate da un unico, forse il più grande di tutti, genio: il periodo blu e quello rosa, il periodo della ricerca “africana” o proto-cubista, il Cubismo Sintetico e il Cubismo Classico, le pitture surrealiste, il periodo del coinvolgimento politico e i dipinti sul tema della guerra, l’interludio pop e le variazioni sul tema ispirate ai grandi maestri dell’arte rinascimentale e moderna, fino alle sue ultimissime produzioni prima delle morte, avvenuta nel 1973”. In questa grande mostra milanese è possibile ammirare molti capolavori celebri come “La Celestina” (1904), “Uomo con il mandolino” (1911), “Ritratto di Olga” (1918), “Due donne che corrono sulla spiaggia” (1922), ”Paul come Arlecchino” (1924), “Ritratto di Dora Maar” e “La supplicante” (1937).
CLAUDIO ALMANZI
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