Da Corleone a Brooklyn

Creato il 27 aprile 2011 da Robydick
1979, Umberto Lenzi.
Già da wiki emergono almeno 2 motivi che stimolano la visione di questo film, ultimo poliziottesco girato da Lenzi e anche il suo preferito a quanto pare: c'è Mario Merola che non fa la sceneggiata e interpreta con accento napoletano un mafioso palermitano; Maurizio Merli in una scena di pestaggio viene veramente picchiato, cosa che ai suoi detrattori può fare fin piacere e a me che invece sono un ammiratore fa piacere lo stesso, così!, un po' perché sono bastardo dentro e un po' per alimentarne la leggenda.
Fra la Sicilia e gli Stati Uniti, un commissario con le sue indagini finisce sulle tracce del boss Michele Barresi finito a New York in latitanza, e lì arrestato per aver dato false identità. Il solo modo per inchiodarlo sarà partire dall'Italia e presentarsi con un testimone davanti al giudice americano per ottenere l'estradizione. Portare il testimone fin là non sarà certo operazione semplice, osteggiata fino all'ultimo istante... tra i primi film a parlare di pentitismo mafioso, aspetto interessante ma non particolarmente approfondito.
A distanza di anni è un grande classico del genere poliziottesco, visione obbligatoria per amatori/collezionisti da cui non potevo esimermi. Tra quelli che ho visto fino ad ora è però quello che mi ha suscitato minori "urla di piacere", vero anche che mi sono concentrato su film di assoluta e unanimemente (o quasi) riconosciuta grandezza. Massimo rispetto (e ci mancherebbe!) all'illustre parere dello stesso Lenzi, ma a questo preferisco di gran lunga "Milano odia: la polizia non può sparare". Semplici gusti d'un umile consumatore.
Sul fronte Azione notevole l'inseguimento al mercato Vucciria di Palermo. Sul fronte Noir invece, ottimo l'arrivo a Roma a casa della moglie (sono separati) del commissario e quella fase della fuga dai mafiosi che vogliono uccidere il testimone.
Ben calato nella parte Merola, secondo molti una delle sue migliori interpretazioni, io non ho termini di paragone; un po' "bloccato" Merli in un ruolo poco dinamico per lui.

il poliziotto più a dx è Luca Barbareschi, al suo esordio cinematografico. - e quindi robbe' che è? un evento memorabbbile? - no, dicevo tanto per dire - ah ecco, mo se raggiona!


il grande Maurizio Merli e a dx Venantino Venantini, bravo attore i cui genitori ebbero una fantasia memorabile in sede di registrazione anagrafica



lei è Laura Belli


Biagio Pelligra è il "pentito"


il boss s'interessa di procurare cure mediche per la famiglia alla sua sx. ecco, a me queste scenette che fanno apparire quelle schifezze della razza umana come dei brav'uomini, anche in piccolezze come questa, mi fanno sempre incazzare, è più forte di me! un mafioso non fa mai nulla per nulla, ricordiamocelo sempre ed anche i film se lo devono ricordare!




un boss è un boss sempre, pure in gabbia, e dove c'è lui regna "la giustizia"


l'ultimo a dx Van Johnson, comandante di polizia americano


scena che aveva un gran potenziale, conclusa in modo un po' sbrigativo, poteva durare di più e fare anche "più male". la sensazione è che Lenzi in questo film si sia volutamente tenuto a freno, non so se per volontà sua o cosa.


mazzat' 'e mort' per il povero commissario, e pure per Merli


ma chi cazzo l'ha pettinato a Merola? maronnnnnnn....


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