Da dove deriva la parola desiderare?

Creato il 22 settembre 2013 da Molipier @pier78
Pierpaolo Molinari vedi altri articoli 22 settembre 2013 16:00

Quante volte la parola desiderare viene usata nel nostro vocabolario? Quando passiamo davanti ad una vetrina, quando guardiamo una pubblicità in televisione o sul giornale, quando leggiamo una recensione di un prodotto che ci piace ma che ancora non abbiamo. Ci manca, lo desideriamo.

Da dove deriva la parola desiderare?

La parola desiderare ha derivazione latina e la sua etimologia è una delle più poetiche che si possano incontrare. Il suo significato letterale è «cessare di contemplare le stelle a scopo augurale». Facendo riferimento al De Bello Gallico di Giulio Cesare, i Desiderantes erano soldati della legione romana che stavano ad aspettare per tutta la notte i soldati che avevano combattuto durante il giorno e non avevano ancora fatto ritorno. Da qui il verbo desiderare: stare sotto le stelle ad aspettare.

Altra possibile interpretazione del termine desiderare riguarda la sua costruzione. Sempre dal latino, la parola sarebbe composta dalla particella privativa “de” e dal termine “sidera”, che significa stelle.

Quindi, tutta unita, la parola diventa “privazione delle stelle” ovvero una condizione in cui le stelle non siano visibili. In questo caso si fa risalire la parola desiderare agli antici aruspici che formulavano profezie guardando il cielo.

Quando però trovavano la volta celeste coperta di nuvole non riuscivano a prevedere il futuro. Questa ipotesi, suggestiva, è rafforzata dalla parola “considera” composta da “cum” e “sidera”, cioè la possibilità di formulare un pensiero, contemplando le stelle.

Sapevate la risposta alla domanda di oggi? Appuntamento a domani, con una nuova curiosità!

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Pierpaolo Molinari

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