Gli articoli sono uno via l’altro, la successione è singolare e si commenta da sola. Nel primo articolo su aostasera.it si legge che non ci sono i soldi per le case popolari del Quartiere Cogne. La cifra stimata per il quinto lotto è di 10.000.000 milioni di euro. Nel secondo articolo si legge della volontà dell’amministrazione regionale di voler ristrutturare o demolire (non c’è differenza!) il Palazzo del Turismo in piazza Narbonne, costo dell’opera 15.000.000 milioni di euro. Per le case popolari non ci sono soldi, per un edificio adibito a uffici sì! Si continua a parlare di crisi, ma in tempi di crisi che senso ha un’operazione così costosa e inutile? Per questa è stato affidato un incarico all’architetto, Luca Buratti, che dovrà valutare la fattibilità di una eventuale sopraelevazione del palazzo, della biglietteria e la costruzione di un nuovo fabbricato. Non si esclude l’eventuale demolizione del tutto ah ah ah! Seguitemi: prima viene ristrutturata la piazza, seguendo i deliri della compianta buon’anima, l’architetto De Bernardi, poi, anche a causa di lavori eseguiti male che causavano l’allagamento nei parcheggi sottostanti, la vasca d’acqua a forma di vela viene riempita di terra e trasformata in un’aiuola pensile a forma di vela. Oggi viene commissionato un incarico per valutare la costruzione di più piani e nuove strutture, ma conservando l’idea di una totale demolizione (che senso ha l’incarico?). Ma cos’hanno questi al posto del cervello? Trucioli? Ma sono umani? L’università la cura un poetastro locale e siamo al secondo progetto e chissà quanti altri faranno la loro comparsa, l’ospedale la redatto un album di figurine che raccoglie le diverse soluzioni, piazza Caveri verrà rifatta perché l’attuale fa troppo schifo, la Porta Pretoriana oscilla fra passerelle larghe e strette, di legno, di acciaio, di vetro…, l’unica vera preoccupazione è quella di far lavorare le imprese. Tenersi buoni gli amici. Conservare il culo incollato alla poltrona. Lo abbiamo capito! Nel 1965 la Regione appaltò i lavori per la costruzione dell’attuale, orribile assessorato e oggi ci troviamo con un Marco Viérin di passaggio che blatera ancora di vetrine per il turismo! Ripeto la domanda: ma questi qui sono umani?