fatto.
ho superato la prova dei biglietti da visita, dando il mio anche all’inserviente che mi stava consegnando il bagde per aprire le porte, che non ha mai smesso di ridere a crepapelle (dite che non è buonsegno?) e soprattutto ho ripetuto, senza alcun successo “delkiaro, come kimono”.
delciarosan è il mio nome adesso, e devo dire che non mi dispiace affatto.
si sono alternate due interpreti “giapponese-inglese” molto brave per tutta la giornata e anche i colleghi giapponesi sono stati gentili e preparati, è stato faticoso ma relativamente facile, domani ultimo giorno a onahama e poi tokyo.
fra poco ci passano a prendere per la cena, orario krukko (le somiglianze con la germania iniziano a diventare inquietanti) ma siamo impazienti di andare a cena con dei giapponesi che ci possano spiegare grosso modo cosa stiamo per ordinare.
stanotte mi sono svegliata in preda al panico, pensando che la sveglia avesse suonato e che mi fossi riaddormentata.
erano in realtà le dieci e dieci di sera, solo che dormivo dalle 20:45 e mi pareva mattina.
l’orologio da polso è sull’ora italiana, quello del cellulare su quella giapponese, ma stanotte non mi parevano credibili nessuno dei due e così mi sono svegliata centoventitrè volte.
stasera il sake farà il suo dovere si spera.
ho provato il kimono, mi sta da dio, prima di tornare me ne compro uno e ci vado al lavoro, tutti dovremmo girare in kimono!
il giappone mi sta dando alla testa.
ma mi piace…
buon trip a tutti!