Quando i giorni passano uno uguale all’altro, nel voltarci indietro a ricordarli ci appaiono tutti indistinguibili fra loro e non riusciamo più a misurarli, non c’è alcuna differenza tra un’ora e l’altra, e la più piccola definibile unità temporale è il giorno nella sua totalità: il tempo sembra perciò avere accelerato il suo rintocco. Ma ecco invece che della settimana di avvenimenti frenetici riusciamo a ricordare ogni giorno, addirittura ogni ora di ciascuno di essi, con riferimenti precisi e molto chiari, tanto che ci sembra di riuscire a spezzettare il tempo e ogni suo singolo istante in infinite particelle ciascuna degna di propria dignità: abbiamo rallentato l’inesorabile flusso di chicchi dell’orologio a sabbia e siamo riusciti ad apprezzarne ogni minuscolo granello.
Sono perciò i fatti e gli avvenimenti il nostro organo di percezione del passare del tempo. Più densi sono questi, più lentamente scorrerà la nostra clessidra.
(Tratto da Hermann e Sveva – Acquista una copia)