Persone di fede, gruppi di società civile, e comunità colpite dal cambiamento climatico hanno marciato insieme a Roma questa domenica per esprimere la propria gratitudine a Papa Francesco per la pubblicazione della sua enciclica sull’ambiente, “Laudato Si”, e chiedere a gran voce una politica ambientale più efficace ai leader mondiali.
Con lo slogan “Una Terra, una famiglia umana“, la marcia ha unito cattolici e altri cristiani, credenti di fedi non cristiane, ambientalisti e persone di buona volontà. La marcia si è conclusa in Piazza San Pietro in tempo per l’Angelus del Papa.
La marcia celebrativa è stata animata da una banda musicale, un coro per il clima e del materiale grafico creato da artisti italiani e di altre nazioni, il cui lavoro ha giocato un ruolo fondamentale nella Marcia per il Clima della Gente a New York lo scorso settembre. Tra il materiale grafico spiccava uno striscione di 75 metri a forma di foglia, con versi d
“In questo momento decisivo per la crisi climatica siamo particolarmente grati al Papa per aver pubblicato questa enciclica e aver contribuito a diffondere la consapevolezza di come il cambiamento climatico influenzi la vita di molte persone in ogni angolo della Terra”, ha detto Arianne Kassmanm, un’attivista per il clima dalla Papua Nuova Guinea che ha preso parte alla marcia per parlare degli effetti del cambiamento climatico nella regione del Pacifico.”Il punto della questione è che l’umanità intera ha bisogno di restare unita per affrontare la crisi del nostro tempo. Il cambiamento climatico è un problema per chiunque abbia una coscienza morale“, ha aggiunto.
Tra i messaggi indirizzati al Papa in occasione della marcia c’era anche la richiesta di rendere il disinvestimento dai carburanti fossili parte integrante del suo messaggio morale di assoluta necessità di affrontare l’emergenza climatica. Perciò 350.org, con il supporto dell’associazione partner Italian Climate Network, ha portato in piazza il messaggio “The Earth and the Poor are crying out for Divestment”, “La Terra e i Poveri chiedono di disinvestire“.
“La campagna per il disinvestimento dai carburanti fossili si basa sulle stesse premesse etiche comunicate dal Papa nella sua enciclica“, ha detto Padre Edwin Gariguez, segretario esecutivo della Caritas delle Filippine.”La campagna ha lo scopo di sottolineare l’immoralità dell’atto di investire nella fonte stessa dell’ingiustizia climatica che oggi ci troviamo ad affrontare. Ed è questo il motivo per cui speriamo che, sviluppando le premesse stesse del suo messaggio, Papa Francesco possa rendere il disinvestimento dai carburanti fossili parte integrante del suo appello affinché venga data una risposta immediata al problema del cambiamento climatico.”
Una petizione che chiede a Papa Francesco di disinvestire i capitali del Vaticano dai combustibili fossili ha già raccolto decine di migliaia di firme.[2] Nei mesi scorsi, decine di istituzioni religiose – tra cui anche il Consiglio Mondiale delle Chiese, che rappresenta un miliardo di cristiani in 150 paesi [3] – hanno disinvestito i propri capitali dall’industria del carbone, dell’olio e del gas naturale, o hanno appoggiato altri nel farlo. Nel maggio 2015 la chiesa anglicana ha annunciato la vendita per 12 miliardi di sterline delle azioni nella produzione di energia da carbone e nelle sabbie bituminose di cui disponeva, e proprio questa settimana la Federazione Mondiale Luterana ha annunciato che escluderà le compagnie dei combustibili fossili dai propri pacchetti di investimenti e chiederà alle proprie chiese confederate, che vantano un totale di 72 milioni di fedeli, di fare altrettanto. In totale, oltre 220 istituzioni si sono impegnate a disinvestire i propri capitali dai combustibili fossili, e le istituzioni religiose costituiscono la maggior parte di questo gruppo. [4]
“L’unico modo per affrontare la crisi climatica è quello di liberare l’umanità dalla dipendenza dai combustibili fossili e dai loro effetti nocivi sulle nostre vite e sul pianeta. Questa enciclica contribuisce al cambiamento epocale che stiamo vivendo, semplicemente non possiamo continuare a trattare la Terra come un semplice mezzo da sfruttare”, ha dichiarato Hoda Baraka, il responsabile internazionale della comunicazione 350.org, uno degli organizzatori della marcia. [5]
[Comunicato Stampa Inviato da Italian Climate Network per conto di 350.org]
Riportiamo anche le note per i redattori che ritengo utili per quanti scoprano il comunicato attraverso il mio blog.
NOTE AI REDATTORI:
[1] Le foto della marcia sono disponibili per il download qui.
[2] La preghiera dell’Angelus ha luogo ogni domenica quando il Papa si trova a Roma. A mezzogiorno si affaccia alla finestra del suo appartamento e fa un breve discorso, seguito dalla preghiera dell’Angelus, che si conclude con la benedizione apostolica.
[2] Il testo della petizione “Disinvista I capitali del Vaticano” è disponibile qui.
[3] Istituzioni religiose che si sono impegnate a disinvestire i propri capitali ad oggi:
Diocesi Anglicana di Canberra e Goulburn, Australia
Diocesi Anglicana di Melbourne, Australia
Diocesi Anglicana di Perth, Australia
Anglican National Super (Fondo Nazionale Anglicano per le Pensioni), Australia
Chiesa di Brighthelm, Brighton, Regno Unito
Chiesa di Svezia
Colorado Ratnashri Sangha, USA
Earthsong, Australia
Diocesi Episcopale del Massachusetts, Massachusetts, USA
Diocesi Episcopale del Massachusetts Occidentale, Massachusetts, USA
Chiesa Evangelica Luterana dell’Oregon, Oregon, USA
Prima Parrocchia della Chiesa Unitariana Universalista di Cambridge, Massachusetts, USA
Prima Chiesa Presbiteriana di Palo Alto, California, USA
Prima Società Religiosa di Newburyport, Massachusetts, USA
Prima Chiesa Unitaria di Pittsfield, Maine, USA
Prima Chiesa Unitariana di Salt Lake City, Utah, USA
Prima Congregazione Unitariana di Ottawa, Ontario, Canada
Prima Società Unitariana di Milwaukee, Wisconsin, USA
Sorelle Francescane di Maria, Missouri, USA
Corporazione Fiduciaria Friends, USA
Unitariana Universalista Jamaica Plain, New York, USA
Federazione Mondiale Luterana
Comitato delle Chiese del Maine, Maine, USA
Chiesa Unitariana di Melbourne, Australia
Chiesa Unitariana Universalista di Portsmouth South, New Hampshire, USA
Sorelle della Presentazione, Queensland, Australia
Quaccheri in Gran Bretagna, Regno Unito
Società Religiosa Quacchera degli Amici, Australia
Comunità Quacchera degli Amici, Ohio, USA
Società per il Lavoro Comunitario, California, USA
La Chiesa Metodista Unita, USA
Chiesa del Thomas Jefferson Memorial, Virginia, USA
Chiesa Unitaria della Trinità di San Paolo, Toronto, Ontario, Canada
Seminario Teologico dell’Unione, New York, USA
Società Unitariana di Northampton & Florence, Massachusetts, USA
Chiesa Unitaria Universalista di Regione presso la Prima Parrocchia di Sherborn, Massachusetts, USA
Associazione Unitaria Universalista, USA
Associazione Unitaria Universalista di Amherst, Massachusetts, USA
Sinodo della Chiesa Riformata Unita di Scozia, Regno Unito
Chiesa Unita dell’Australia
Chiesa Unita di ACT & NSW, Australia
Chiesa Unita di Cristo, Massachusetts, USA
Chiesa Unita di Cristo, Minnesota, USA
Congregazione Universalista di South County, Rhode Island
Congregazione Unitaria Universalista di Corvallis, Oregon, USA
Concilio Mondiale delle Chiese
[4] Una lista completa degli impegni a disinvestire è disponibile qui
[5] Tra gli organizzatori della marcia figurano anche: 350.org, un gruppo internazionale di attivisti contro il cambiamento climatico, FOCSIV, una coalizione di oltre 60 gruppi di cattolici italiani per lo sviluppo, il sostegno e la giustizia sociale, e OurVoices, la campagna internazionale multiconfessionale contro il cambiamento climatico organizzata da GreenFaith e la Conservation Foundation.