Ispirato alla trasmissione svedese 'Service with a smile', è adattato per l'Italia da Claudio Canepari, decisamente felice di aver fatto questo documentario per l'immediatezza con cui si è creato un rapporto di fiducia con Martina, Nicolas, Benedetta, Livia, Emanuele ed Edoardo durante le riprese delle giornate di formazione: "E' stato più semplice del solito riprenderli mentre erano all'opera senza intaccare la naturalezza dei loro gesti perché sono ragazzi privi di filtri, ragazzi liberi e per questo è stata un'esperienza particolarmente bella", dice Canepari intervenendo alla conferenza stampa di presentazione in Viale Mazzini.
Un'esperienza che potrebbe diventare la prima tappa della nuova vita di 6 professionisti, considerato che il direttore dell'Hotel Melià, Palmiro Noschese, si è impegnato a stilare, a fine tirocinio, il profilo professionale dei 6 ragazzi e a promuoverlo presso Federalberghi insieme alla coordinatrice Aipd (associazione italiana persone down) Anna Contardi, presente oggi in Rai. E considerato anche che "durante il programma sarà rivolto un invito alle aziende per la formazione di altri ragazzi down e il loro inserimento nel lavoro". Un tema, quest'ultimo, toccato anche dal vice ministro del Lavoro con delega alle Pari Opportunità, Maria Cecilia Guerra: "L'inserimento è possibile -rileva l'esponente di governo nel suo intervento- se c'è l'accortezza di far incontrare le caratteristiche specifiche del singolo lavoratore e quelle della relativa professione. E a tal fine è centrale mettere al bando atteggiamenti di assimilazione dove si va per stereotipi 'i disabili', 'gli immigrati', senza tener conto che ognuno di loro ha sempre una propria personalità e proprie attitudini". "Voglio fare un corteo con tutti i ragazzi down - ha detto in conferenza stampa Martina, la più grande dei ragazzi e loro portavoce - Dobbiamo alzare anche noi la voce e chiedere un lavoro".