In Australia Alice imparerà a tenere in braccio un koala il giusto numero di minuti per non agitarlo, a preparare un macinato nutriente di ratti e uccelli, a scongelare insetti vivi, a pulire escrementi e a convivere pacificamente con animali piccoli e grandi di ogni tipo. Ma è soprattutto come una vocazione che l’autrice descrive il suo desiderio di diventare koala keeper in una riserva naturale vicino a Brisbane, nella foresta naturale del Queensland, a 17 mila chilometri di distanza dalle sue abitudini milanesi. Una scelta inconsapevole che l’ha indotta a partire per un’avventura che la porterà a superare i suoi preconcetti e a scoprire come la filosofia di vita dei koala abbia tanto da insegnarle.
Il koala come una rockstar australiana: un personaggio popolare la cui assenza di nemici naturali lo porta a rischiare di morire soprattutto per essersi addormentati vicino a una piscina, esserci caduto dentro ed essere annegato prima ancora di rendersene conto. Un animale che non ama le dimostrazioni d’affetto, la cui calma apparente nasconde un’indole aggressiva e introversa. Scarsamente socievoli durante l’inverno, in estate i maschi godono di un harem composto dalle migliori femmine messe a sua disposizione.
Per diventare koala keeper Alice dovrà fare una lunga gavetta alle prese soprattutto con la pulizia degli escrementi. Nove ore di lavoro al giorno, l’acqua corrente razionata e il contatto con ogni sorta di animali porteranno la protagonista a ritrovarsi insieme ai suoi amati koala nel santuario assalito ogni giorno da migliaia di turisti. Le piccole rockstar soffrono lo stress del palcoscenico e devono essere accudite con ogni cura per preservarne il delicato benessere. Abbracci cronometrati, fotografie a trenta dollari l’una, misurazione di pressione e temperatura, controllo del peso, finché quando saranno stanche e vecchie potranno andare in pensione in un apposito reparto della riserva. Sempre che non siano morti annegati in una piscina.
Il racconto di Alice Avallone, in vendita dal 6 giugno sul sito della casa editrice Zandegu e disponibile anche sulle principali librerie digitali, fa ridere, intenerire e riflettere, e chissà che non convinca anche qualcun altro a intraprendere una simile emozionante avventura.
Flavio Alagia
Dopo una laurea in giornalismo a Verona, mi sono messo lo zaino sulle spalle e non mi sono più fermato. Sei mesi a Londra, un anno in India, e poi il Brasile, il Sudafrica… non c’è un posto al mondo dove non andrei, e non credo sia poco dal momento che odio volare. L’aereo? Fatemi portare un paracadute e poi ne riparliamo.
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