Battute fulminee e irriverenti, una parlantina travolgente e un senso dell’umorismo sarcastico e “brontolone”: Studio Universal (Mediaset premium sul DTT) omaggia Groucho Marx con un ciclo di quattro esilaranti commedie, una catena di gag tra satira surreale e caos.
L’appuntamento è per ogni sabato dalle ore 10:00.
Inoltre da segnalare il libro “A pesca con Groucho” di Irving Brecher, Sagoma Editore, dal 1 Dicembre in tutte le librerie, consigliato da Studio Universal. Un’autobiografia originale, una miniera di aneddoti su Hollywood, divi e starlette, ma anche una raccolta di racconti intimi e curiosi di Brecher e del suo amico Groucho Marx.
Titoli in ordine di trasmissione:· 7/12 Animal Crackers · 14/12 Monkey Business · 21/12 I fratelli Marx al college · 28/12 La guerra lampo dei fratelli Marx
La rassegna Animal Crackers è un film del 1930 diretto da Victor Heerman , interpretato dai fratelli Marx, la vicenda ruota intorno al furto di un quadro durante una festa a casa della signora Rittenhouse. Groucho Marx è il capitano Spaulding un eccentrico esploratore logorroico. Monkey business (1931) e I fratelli Marx al college (1932) sono entrambi diretti da Norman Z. McLeod, Groucho, Chico, Harpo e Zeppo sono quattro clandestini a bordo di un transatlantico, che vengono scoperti e dopo mille inseguimenti diventano le guardie del corpo di una banda di gangsters. I fratelli Marx al college, conosciuta anche come Piume di Cavallo, è stata inserita dall’American Film Institute al 65esimo posto nella classifica delle migliori cento commedie americane di tutti i tempi . Il film è una satira sul mondo accademico, e grazie a questo film, nel 1932 i fratelli Marx conquistarono la copertina di Time , a misura del successo nazionale raggiunto. Infine La guerra lampo dei fratelli Marx, del 1933 di Leo McCarey, una delle migliori commedie di tutti i tempi, dove Groucho interpreta Rufus T. Firefly eletto capo del “non” libero Stato di Freedonia. Apologo sulla tragicomicità della guerra e l’ipocrisia dei governanti, il suo antimilitarismo e l’ironia sulla retorica del patriottismo, portarono Mussolini a proibirlo in Italia, considerando il personaggio del dittatore di Freedonia come un attacco personale.