Vi risparmio l’ennesima descrizione del progetto, ho cercato di chiarirlo meglio che ho potuto nella sezione “CHI SIAMO”.
Questa volta, mi soffermerò brevemente sulla prima persona singolare “chi sono”.
In questi anni ho collezionato una serie di definizioni, stereotipi e clichè, tutti accolti con la curiosità di chi si aspetta di scoprire qualcosa in più su di sè che agli altri risulti immediato e tangibile.
Vi confesso però che l’immediato e tangibile degli altri, il più delle volte si è rivelato essere visione riflessa di uno specchio deformato.
Di me so per certo che mi è capitata la terra e la forma umana da abitare .
Sarei potuta essere roccia o polvere lunare, uno degli anelli perduti di Giove, la forma ossidata del Molibdeno di Marte.
Una certa visione romantica potrebbe suggerire “il frutto dell’amore”, ma quella certa visione romantica si esaurisce alla virgola che l’accompagna.
Il frutto di un caso, questo sì, più o meno divertente, chissà, ma pur sempre un caso.
So per certo che il mio personale viaggio sotto forma umana non ha una meta ma un obiettivo:appagare una insaziabile sete di conoscenza, una fuga dalle convenzioni sociali, una vorace alimentazione della mia energia vitale .
Un viaggio di formazione personale, un moderno “On the road” di “beat generation” che predilige il concetto di “generazione sconfitta”, non intesa come resa ma come presa di coscienza e reazione.
Una lotta alla rassegnazione che sfrutta ogni forma di comunicazione possibile e la trasforma in “ONDE ROAD” lanciate nel web per una condivisione libera e fruibile.
In sostanza la mia forma umana è alla ricerca di altre forme umane che intendono seguire nuove strade, scoprire nuovi linguaggi, impegnare la propria energia vitale nell’arte e nelle cose in cui crede.
Unisciti al viaggio se anche per te: ” l’unica gente possibile sono i pazzi, quelli che sono pazzi di VITA, pazzi per parlare, pazzi per essere salvati, vogliosi di ogni cosa allo stesso tempo, quelli che mai sbadigliano o dicono un luogo comune ma BRUCIANO, BRUCIANO, come favolosi fuochi artificiali color giallo, che esplodono come ragni attraverso le stelle e nel mezzo si vede la luce azzurra dello scoppio centrale e tutti fanno ooohhh!” ( da On the Road, Jack Kerouac).
Sulle tracce di Kerouac estate 2014: A chi non ha abbandonato la strada, a chi si rialza dopo l’ennesima caduta, al vestito sgualcito, alla polvere che scrollo di dosso.
Livia Napolitano
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