I nanetti hanno un anno da qualche giorno e continuano a crescere e a fare progressi alla velocità della luce. Ieri li guardavo giocare. E pensavo che mai come nel primo anno di vita l'essere umano subisce così tanti cambiamenti. Da neonato a bambino. Un evoluzione che ti stupisce ogni giorno. Qualcosa di incredibile. Pensavo che noi genitori siamo legati a ogni "prima volta" delle nostre creature e portiamo con noi tutti i ricordi: il primo sorriso, il primo dentino, la prima parola, i primi passi... Eppure non possiamo tenere con noi il ricordo delle ultime volte.
No, non è mia intenzione farvi rivestire il cuore di malinconia. Però, pensateci e approfittate di ogni istante con i vostri puffi. Perché non lo saprete nel momento stesso in cui succederà, ma stanotte potrebbe essere l'ultima notte che vostro figlio dormirà con voi nel lettone. E non sono neanche una sostenitrice del cosleeping, anche se, lo ammetto, alla ventesima volta che mi tocca alzarmi la notte cedo anch'io e, pur di garantirmi qualche ora di sonno, porto il nano di turno con me. (Attenzione: accetto critiche solo da genitori di gemelli, e solo se anche i loro nani hanno problemi costanti di sonno - altrimenti lasciate perdere perché mi tengo il mio metodo, ricordandovi che Estivill ha recentemente ritrattato le sue tesi!).
La mia carrellata di ricordi è lunga e doppia. Uno dei più belli riguarda Tommaso e la prima volta che si è messo seduto da solo. Eravamo a giocare nel lettone, di pomeriggio. Io, lui e il Papi. Dopo vari e maldestri tentativi (credo che avesse 4 mesi, o giù di lì... ecco, già i primi ricordi iniziano a perdere fuoco...), finalmente riesce a sedersi da solo. Incredulo, gira la testa a destra e a sinistra per accertarsi che entrambi l'avessimo visto. Poi scoppia a ridere. E si fa un bell'applauso. Da solo. E poi ripete l'esercizio, più e più volte. Tutte le volte che può: da sdraiato a seduto, da sdraiato a seduto, da sdraiato a seduto, da sdraiato a seduto, e così via. Applaudendosi ogni volta. Ripeteva il gesto anche la notte, nel sonno, e non era un caso trovarlo nella culla seduto, che dormiva, con la testa che pendeva in avanti! Povero cucciolo!
Molte "prime volte" sono legate a Tommaso, più precoce in tante cose. Però Lorenzo è stato il primo a imparare a camminare, a 10 mesi, appoggiandosi al recinto e poi subito libero, impavido. Era (ed è) un pericolo pubblico. Adesso il suo sviluppo sembra accellerato.
Un anno fa non sapevo come intrattenerli, nei momenti di veglia. Ora facciamo il girotondo, giochiamo a calcio e leggiamo i libri. Ormai sono dei piccoli adulti. E chi mi dice che adesso viene la fase più difficile non ha capito niente. Per la mia esperienza, almeno con i gemelli è il contrario: adesso giocano insieme e interagiscono (fra loro e con noi). Adesso ceniamo in pace perché loro dormono o giocano liberi in cucina. Adesso è tutto più facile, e più bello. A meno che non stanno male tutti e due (e allora torna al capitolo 1).
Chiamiamolo... il post della speranza, se volete.
;)