Lo scopo è ottenere risarcimenti patrimoniali e morali. I pendolari ovadesi hanno cercato di coinvolgere l’associazione pendolari dell’Acquese ma il referente Alfio Zorzan spiega che, per ora, l’associazione preferisce starsene fuori. La linea dei pendolari acquesi è più morbida: “Abbiamo sempre cercato il dialogo, convinti che le richieste di buon senso non possano alla fine non essere accolte”. Zorzan non è convinto del risultato. Se il “polverone” mediatico è stato sollevato, ciò non significa vittoria certa, proprio per come è strutturata la class action in Italia.
La sensazione di Zorzan è che i pendolari dovranno accollarsi le alte spese giudiziarie per un risultato poco più che simbolico.