Da quando sei scomparsa
di Paula Daly
Autore: Paula Daly (Traduttore: G. Guani)
Serie: //
Edito da: Longanesi
Prezzo: 16.40 €
Genere: Thriller
Pagine: 356 p.
Trama: Che cosa fai se la figlia della tua migliore amica è scomparsa… ed è solo colpa tua? Lisa è una donna come tante, che come tante cerca di essere una buona madre, una buona moglie, una buona lavoratrice. Come tante, annaspa per tenere insieme tutti i pezzi della sua vita. Non come Kate, la sua migliore amica, che non avendo impegni di lavoro può dedicarsi anima e corpo alla cura dei suoi figli, trovando persino il tempo di occuparsi dei problemi altrui. Una donna perfetta. Lisa sa di non essere perfetta, ma fa del suo meglio. Finché, in un giorno particolarmente difficile di una settimana estremamente dura, accade qualcosa di terribile. Basta un attimo di distrazione, un tragico errore, e la figlia tredicenne di Kate, che le era stata affidata per un giorno, sparisce nel nulla. La prima, sconvolgente ipotesi è che sia stata adescata da un maniaco sospettato di aver rapito e violentato un’altra adolescente nella stessa zona. Comincia così per Lisa un lungo calvario, fatto di accuse spietate da parte della pubblica opinione e di inevitabili sensi di colpa, che la spinge però a intraprendere un’indagine privata. Un’indagine che rivelerà l’orrore nascosto sotto l’apparente tranquillità della vita quotidiana…
Da quando sei scomparsa è un thriller di Paul Daly edito dalla Longanesi ed uscito a fine estate.
Devo dire che leggendo la trama sul retro copertina mi aspettavo un ottimo romanzo. Avvincente, angosciante e duro, invece mi sono ritrovata per le mani una storia interessante ma piatta, priva di qualsiasi mordente narrativo.
La storia inoltre è totalmente squilibrata! La prima parte del romanzo è noiosa, Lucinda scompare, ma per buone 150 pagine non succede granché e le riflessioni di Lisa ci annoiano non poco, cosi come la descrizione della sua vita.
La scelta di separare la vicenda del pedofilo dalla scomparsa di Lucinda poteva anche andar bene, ma il modo in cui è stato sviluppato è davvero noioso. Non c’è niente, non si salta mai sulla sedia! Con una storia del genere era lecito, anzi, doveroso aspettarsi ben altro. Insomma, personaggi fiacchi e storia mal gestita.
Sullo stile invece non c’è molto da dire. Asciutto, lineare e limpido. Il libro si legge facilmente anche quando la storia ristagna pesantemente, causa inutile elucubrazioni mentali di Lisa.
Due e mezzo insomma, ma resta una vera occasione persa da mangiarsi le mani. Il potenziale c’era ed era anche tanto, la Daly non ha saputo usare al meglio questi ingredienti. Peccato!