Da qui all'eternità - Recensione - iPhone

Creato il 04 gennaio 2014 da Intrattenimento

Dopo due ottimi episodi su iOS e Android, ecco il capitolo della conferma per l'action RPG sviluppato da Glu

Quando abbiamo recensito Eternity Warriors 2, esattamente un anno fa, ci siamo chiesti se il bilanciamento della difficoltà che caratterizzava l'action RPG targato Glu fosse il frutto di un approccio hardcore o semplicemente di una furbata freemium, concludendo che la verità stava nel mezzo e premiando il gioco per le sue indubbie qualità. Ora è il turno del terzo episodio, pubblicato su App Store con un po' di anticipo rispetto a Google Play (ma la versione Android arriverà presto, tranquilli), e ci troviamo a valutare un franchise ormai maturo, capace di reggersi su gambe solide e di togliersi persino qualche sfizio rispetto a quelle dinamiche che da sempre vengono accomunate alle produzioni free-to-play. Affrontiamo subito la questione, dunque, dicendo che Eternity Warriors 3 si può giocare tranquillamente senza pagare. Certo, usare denaro reale in questo caso permette di ottenere determinate cose più rapidamente, che si tratti di equipaggiamento o potenziamenti, e dunque di evitare una fase di grinding che si rivela necessaria già dopo una manciata di missioni, all'atto di confrontarsi con il primo boss. Tuttavia, per l'appunto, con un po' di impegno e di perseveranza, e magari guardando qualche breve video pubblicitario per racimolare gemme (la valuta pregiata), è possibile arrivare in fondo all'esperienza senza sbattere contro un muro di obblighi pecuniari. Detto questo, i miglioramenti apportati alla struttura e al gameplay rispetto a quanto visto in Eternity Warriors 2 sono fin da subito evidenti. Gli sviluppatori hanno infatti inserito tre differenti personaggi (guerriero, monaco e maga, quest'ultima sbloccabile solo dopo aver completato una determinata zona), ognuno dotato di stile e abilità peculiari, che possiamo far crescere parallelamente senza alcun vincolo, passando da una classe all'altra tramite il menu delle opzioni. Per ognuno dei personaggi vale il medesimo discorso: bisogna affrontare una serie di missioni, raccogliere tutto ciò che troviamo lungo il cammino e gestire in questo modo un inventario molto ben organizzato, che ci fa capire immediatamente quali oggetti vanno indossati e quali, invece, rivenduti o impiegati in un processo di fusione che serve per potenziare il nostro setup. Una soluzione molto simile a quella vista in vari strategici basati sulle carte collezionabili, ma che include l'ulteriore substrato di un crafting più tradizionale, da effettuare grazie al ritrovamento di taluni elementi.

Mazzate eterne

Al di là dei tre personaggi, effettivamente differenti l'uno dall'altro e dunque forieri di un'esperienza sfaccettata, il punto di forza di Eternity Warriors 3 rimane il sistema di combattimento in stile God of War, molto "sostanzioso", ricco di personalità e capace di restituire un'ottima sensazione di impatto, sottolineata da brevi e sapienti bullet time che rendono molto bene la potenza di ogni colpo sferrato. L'impianto è talmente solido che non serve neppure un sistema di lock-on sugli avversari, in quanto capita davvero di rado di attaccare il bersaglio sbagliato. Merito anche di controlli touch precisi e affidabili, nella fattispecie uno stick analogico virtuale che si riposiziona automaticamente ogni volta che tocchiamo lo schermo con il pollice sinistro, accompagnato da pulsanti nella parte destra del display che rispetto al passato vantano dimensioni più generose (la parata, soprattutto) e una disposizione più naturale e comoda. Tutti elementi che rendono decisamente più dolce il già citato grinding, ovvero la necessità di ripetere un certo numero di volte le stesse missioni per racimolare nuovi oggetti da "fondere", salire di livello e ottenere dunque un guerriero più forte, che sia capace di affrontare i boss di turno senza cadere dopo un paio di colpi. A ciò va aggiunto un comparto tecnico di eccellenza, con una grafica assolutamente fluida (anche sui dispositivi non di ultima generazione, a quanto pare), molto dettagliata, ben animata e arricchita da pregevoli effetti di luce. Per fare un confronto con Dungeon Hunter 4, possiamo dire che gli scenari di Eternity Warriors 3 sono meno evocativi e anche meno estesi, ma in termini di effettistica, animazioni e frame rate il prodotto Glu ci è sembrato superiore. Le uniche cose che non ci hanno convinto sono la mancanza del multiplayer online, che viene "pubblicizzato" in maniera impropria (ci sono sì degli elementi social, le gilde e i tornei, ma niente scontri diretti né sessioni cooperative), e delle musiche di sottofondo non sempre all'altezza della situazione.
Eternity Warriors 3 - Trailer

Pro

  • Tre personaggi differenti, utilizzabili senza limiti
  • Sistema di combattimento e controlli touch eccellenti
  • Dinamiche freemium piuttosto permissive
  • Grafica fluida, dettagliata e ricca di effetti...

Contro

  • ...ma gli scenari tendono un po' a ripetersi
  • Sistema economico bizzarro, basato sugli oggetti più che sul denaro
  • Musiche non sempre all'altezza

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