Pubblicato sulla rivista PeerJ, lo studio e' stato coordinato da Matt Bertone, dell'universita' del North Carolina. Che nelle nostre case ospitassimo insetti di ogni tipo, piu' o meno sgraditi, non era certo un mistero ma il lavoro dei ricercatori americani ne ha fatto per la prima volta un sistematico e completo censimento. Muovendosi all'interno di 50 case e appartamenti, per un totale di 554 stanze, tutte in un raggio di 40 chilometri dalla citta' di Raleigh, nel North Carolina, il gruppo e' andato a caccia di artropodi, il vasto gruppo di invertebrati distinguibili perche' hanno un esoscheletro, corpo segmentato e zampe articolate. "Abbiamo scoperto - ha spiegato Bertone - che le nostre case ospitano una biodiversita' molto piu' grande di quanto la maggior parte delle persone poteva pensare": 579 specie diverse appartenenti a 304 famiglie differenti. Tra questi i piu' comuni sono mosche e ragni di varie specie, ma anche formiche, pidocchi dei libri, acari, scolopendre, 'pesciolini d'argento' e millepiedi, fino agli scarafaggi. "Non bisogna pero' pensare che tutte queste specie vivono quotidianamente nelle nostre case - ha aggiunto Bertone - molti degli artropodi che abbiamo trovato erano 'vagabondi' provenienti dall'esterno, portati ad esempio da fiori comprati o entrati accidentalmente", ma non essendo capaci di vivere in ambienti chiusi, il destino di questi artropodi solitamente e' molto breve e muoiono in poche ore. Lo studio offre la possibilita' di conoscere meglio gli ambienti in cui viviamo e capire se esistono possibili effetti benefici o negativi dovuti alla convivenza con questi quasi invisibili intrusi. Fonte: www.ansa.it
Pubblicato sulla rivista PeerJ, lo studio e' stato coordinato da Matt Bertone, dell'universita' del North Carolina. Che nelle nostre case ospitassimo insetti di ogni tipo, piu' o meno sgraditi, non era certo un mistero ma il lavoro dei ricercatori americani ne ha fatto per la prima volta un sistematico e completo censimento. Muovendosi all'interno di 50 case e appartamenti, per un totale di 554 stanze, tutte in un raggio di 40 chilometri dalla citta' di Raleigh, nel North Carolina, il gruppo e' andato a caccia di artropodi, il vasto gruppo di invertebrati distinguibili perche' hanno un esoscheletro, corpo segmentato e zampe articolate. "Abbiamo scoperto - ha spiegato Bertone - che le nostre case ospitano una biodiversita' molto piu' grande di quanto la maggior parte delle persone poteva pensare": 579 specie diverse appartenenti a 304 famiglie differenti. Tra questi i piu' comuni sono mosche e ragni di varie specie, ma anche formiche, pidocchi dei libri, acari, scolopendre, 'pesciolini d'argento' e millepiedi, fino agli scarafaggi. "Non bisogna pero' pensare che tutte queste specie vivono quotidianamente nelle nostre case - ha aggiunto Bertone - molti degli artropodi che abbiamo trovato erano 'vagabondi' provenienti dall'esterno, portati ad esempio da fiori comprati o entrati accidentalmente", ma non essendo capaci di vivere in ambienti chiusi, il destino di questi artropodi solitamente e' molto breve e muoiono in poche ore. Lo studio offre la possibilita' di conoscere meglio gli ambienti in cui viviamo e capire se esistono possibili effetti benefici o negativi dovuti alla convivenza con questi quasi invisibili intrusi. Fonte: www.ansa.it