Comunicato Stampa
In occasione del Giorno della Memoria 2014 Rizzoli Lizard presenta dal 15 gennaio in libreria due titoli per non dimenticare.
“Quello che non ho mai detto a mio padre” di MICHEL KICHKA
Cartonato – 17 x 24 – pp 112 – bianco e nero – 16 euro
Data di uscita: 15 Gennaio
L’Olocausto visto con gli occhi del figlio di un sopravvissuto: un romanzo di formazione frutto di un’esistenza trascorsa all’ombra degli spaventosi demoni paterni. Henri ha due figli maschi, Michel e Charly, ed è l’unico membro della famiglia d’origine sopravvissuto alla Shoah. Il ricordo l’ha reso muto, schiacciato da un dolore profondo, logorroico e assordante. Fino al 1988, quando tocca a lui scoprire il cadavere del figlio minore, morto suicida. Dopo la cerimonia funebre, qualcosa dentro Henri si rompe, come una diga che cede alla pressione dell’acqua, e i ricordi dell’Olocausto divengono un inarrestabile fiume di parole che investe chiunque gli si trovi davanti. Henri si trasforma in un “eroe della Shoah” e diventa uno scrittore famoso. Il trauma più recente gli ha restituito una voce, ma non la libertà di vivere un’esistenza normale, lasciando intatto quel buco nero nell’animo che impedisce a suo figlio maggiore Michel di avvicinarsi realmente all’amato/odiato padre.
MICHEL KICHKA nasce in Belgio nel 1954 e vent’anni dopo si trasferisce in Israele per studiare alla Bezalel Academy, dove attualmente insegna. Sono stati suoi allievi, fra i tanti, anche Rutu Modan (Premio alla Miglior Opera Lucca Comics and Games 2013) e Uri Fink. Presiede l’associazione dei disegnatori israeliani e collabora con vari giornali ed emittenti francesi, tra i quali “Le Monde” e TV5. Nel 2006 aderisce al movimento UNRIC Cartooning for Peace e nel 2011 il ministro francese della Cultura lo nomina Cavaliere delle Arti e delle Lettere.
Brossura con alette – 17 x 24 – pp 160 – a colori – 17,50 euro
Data di uscita: 15 Gennaio
L’incredibile storia dell’eroe scomodo che per primo vide e denunciò gli orrori dell’Olocausto, ma fu ignorato dagli Alleati. Evase da un gulag e dal ghetto di Varsavia, sopportò le torture delle SS e sfuggì al fuoco dei bombardamenti. Portava con sé una verità che avrebbe dovuto scuotere il mondo dalle fondamenta, ma una volta al cospetto dei potenti la sua voce si perse nell’incredulità e nell’indifferenza, schiacciata dalle ferree leggi della guerra. Queste sono le parole inascoltate del partigiano polacco che nel 1943 denunciò a Churchill e a Roosevelt gli orrori della Shoah. Questa è l’incredibile avventura di Jan Karski.
MARCO RIZZO, nato a Trapani, è giornalista, traduttore e sceneggiatore di fumetti. Il suo Ilaria Alpi, il prezzo della verità, ha vinto il Premio Micheluzzi come Miglior Fumetto. Per Castelvecchi ha pubblicato il libro – inchiesta Supermarket Mafia. Con Lelio Bonaccorso ha firmato Peppino Impastato, un giullare contro la mafia, vincitore del Premio Primo Zac e del Giancarlo SIani, Que viva el Che Guevara e Gli ultimi giorni di Marco Pantani, edito da Rizzoli Lizard e tratto dall’omonimo romanzo di Philippe Brunel (Rizzoli).
LELIO BONACCORSO, nato a Messina, è fumettista e insegnante presso la Scuola del Fumetto di Palermo. Ha collaborato con vari editori italiani e francesi oltre che con Marvel e DC Comincs. Con Marco Rizzo è autore di Peppino Impastato, un giullare contro la mafia, Que viva el Che Guevara e Gli ultimi giorni di Marco Pantani (Rizzoli Lizard).
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