Mancano pochi minuti alle 13,00 ed è venerdì 9 settembre.
Mi affaccio dal parapetto di Piazza Matteotti, a San Casciano dei Bagni, e resto ammaliato.
Il sole è alto,
e la sua luce,
ed il suo calore,
battono una terra,
scarsamente cosparsa dalla dolcezza dell’ombra degli alberi.
Terra arida di crete e marne tra il grigio e l’ocra,
che disegna onde,
basse e lunghe,
che sull’orizzonte s’increstano,
e salgono.