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Da Scariolo a Crespi, il Baskonia in panchina parla italiano

Creato il 20 agosto 2014 da Basketcaffe @basketcaffe

Lontano dallo sfarzo del palazzo reale di Madrid o dalle guglie della Sagrada Familia di Barcellona, la Spagna del basket mostra un lato più umano e deficitario. La strada della crisi e delle ristrettezze economiche ha bussato anche alla porta del Saski Baskonia, nobile compagine decaduta del basket iberico. Il team che nel 2010 ha vinto la Liga ACB e vanta due finali di Eurolega nei primi anni 2000, vive un periodo di transizione, paralizzato da problemi economici che condizionano la crescita e gli obbiettivi. Terminata al primo turno playoff la scorsa Liga Endesa e alle Top-16 la stagione Europea, il team di Vitoria ha posto le fondamenta per un nuovo ciclo, puntando su giovani prospetti e una gestione più accurata dei fondi. La società ha salutato senza troppi complimenti coach Scariolo, giudicato il principale responsabile del fallimento, e accolto un altro italiano alla giuda del club Marco Crespi, fresco vicecampione d’Italia con Siena.

L’ex coach di Milano non ha saputo ripetere i miracoli della passata avventura spagnola, ma a sua difesa dobbiamo ammettere che il roster a sua disposizione era decisamente più limitato e meno competitivo, senza i vari Scola, Splitter e Calderon. Crespi ha sposato la causa basca consapevole di poter svolgere un ottimo lavoro, lontano dalle luci della ribalta ora che il club si è spogliato dell’etichetta di possibile favorita per il campionato spagnolo. Il coach varesino però deve confrontarsi con una perdita importante, quella di Andreas Nocioni, ex campione olimpico volato a Madrid ha rinforzare il club di Laso. Cessione importante, sia per la spiccata individualità e talento dell’argentino sia per l’importante funzione di traghettatore e guida per i numerosi giovani al servizio di Crespi.

Taglio netto con il passato quello operato dal Saski, deciso a rifondare un team caduto in un limbo difficile da risalire. Coach Crespi avrebbe voluto ingaggiare alcuni suoi ex pupilli dell’esperienza senese, ma Othello Hunter ha preferito Atene sponda Olympiacos mentre il fedelissimo Matt Janning ha seguito Ivkovic all’Anadolu Efes anche per motivi economici. Crespi, comunque può consolarsi con una pattuglia di giovani davvero interessante che nel prossimo futuro conosceranno numerose soddisfazioni. I fari e le speranze del popolo basco sono puntanti su Davis Bertans, guardia lettone classe 1992, che nella precedente esperienza al Partizan ha tenuto medie importanti per la sua età (12 punti). Già inserito in pianta stabile nella nazionale maggiore il giovane ha calamitato le attenzione degli esperti per il suo talento offensivo e le sue percentuali al tiro.
Altro giovane di belle speranze assoldato da Crespi è Tornike Shengelia, lungo georgiano di 23 anni con un passato recente in NBA (pochi minuti tra Nets e Bulls) ma che potrebbe essere un valore aggiunto davvero importante in un torneo come l’Eurolega. Sotto canestro spazio anche a Colton Iverson, centro di University of Minnesota classe 1989, con mani interessanti e fisicità importante, il centro ha disputato un’ottima stagione in Turchia tra le fila del Besiktas lo scorso anno, meritandosi la chiamata per giocare in palcoscenici più importanti e dovrà prendere il testimone da Tibor Pleiss.

A completare il roster sono giunte le conferme dei senatori Fernando San Emeterio, bandiera basca e colonna della Roja nazionale, e Lamont Hamilton, centro titolare da 10 punti e 7 rimbalzi in Eurolega. La società ha anche rinnovato i contratti dei francesi Fabian Causeur e Thomas Heurtel (impegnato nei Mondiali di Spagna), nettamente il più talentuoso della colonia transalpina di stanza in Spagna con un avvenire assicurato complice la giovane età.

Ma l’acquisto più importante da parte della società di Vitoria è senza dubbio quello di Orlando Johnson, guardia che nelle ultime due stagioni ha giocato negli Indiana Pacers e nei Sacramento Kings. Un giocatore con un’esperienza importante ad alto livello che porterà di sicuro punti e fisicità nel ruolo, un’addizione che eleva la qualità del roster e che ha portato la società ad un investimento da non sottovalutare.

¡NUEVA INCORPORACIÓN! Laboral Kutxa se refuerza con el ex NBA Orlando Johnson. 1 temporada. http://t.co/xmaZ7nbStm pic.twitter.com/JSFWWpLCrx

— Saski Baskonia (@Baskonia) 14 Agosto 2014

Una squadra giovane e ambiziosa con un futuro radioso all’orizzonte. È questa l’etichetta cucita alla nuova creatura di Crespi, che in tempi di crisi e recessione ha dovuto investire e dirottare i finanziamenti in maniera diversa. Sono lontani i tempi in cui alla Buesa Arena approdavano Luis Scola, Goran Dragic, Mirza Teletovic e Tiago Splitter, ma il popolo basco non ha perso il proprio entusiasmo. Difficile fare un pronostico sul cammino della formazione di Crespi nel massimo campionato europeo, perché sebbene la colonia di giovani conferisca al Saski le sfumature di un futuro radioso, mancano esperienza e carisma, armi indispensabili per far strada nei playoff. Inserita in un girone equilibrato, il D, in compagnia di Olympiacos, Valencia e Galatasaray, i ragazzi di Crespi dovranno combattere per la quarta piazza, ultima valida per l’accesso alla fase successiva.


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