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Da Traiettorie di sguardi a Partecipolis: un pensiero unico, utile per il centrodestra e e il centrosinistra

Creato il 15 gennaio 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

Il centrodestra a cremona non ha funzionato. Troppi problemi, tanti guai. Il centrosinistra però rischia di ritrovarsi gli stessi compagni di strada, gli stessi gruppi di potere, non ciellini ma Acli e Azione cattolica, tutto un mondo che esclude esperienze di cui il potere di carta della stampa cremonese nemmeno parla o in due righe per non dar fastidio.

Riporto qui sotto un documento del maggio 2011. In fondo al testo compare il brillante sacerdote don Pier Codazzi, delegato per gli oratori nei rapporti con la Regione, regnante Formigoni. La Chiesa cattolica è fuori dalle parti? Non ha condannato le dittature, né Videla, né Mussolini né altri, solo gli atei quindi Stalin, altrimenti chi lo sa, poteva non essere contro neanche il tiranno sovietico.
La linea del Vaticano è stata questa, è la scelta di uno Stato di cui non discuto qui.
Don Pier Codazzi, abile, capace, ottiene con il resto della Chiesa 2,7 milioni di euro per gli oratori da Formigoni nel 2011. Saranno serviti?
Quel che interessa qui è che da don Codazzi e dal suo “traiettorie di sguardi”, serie di incontri al Maristella dove don Pier è parroco, si sono formati Corradi (Alessandro, non Ezio), Burgazzi (Luca, non Daniele, il quale ha frequentato con ruoli di primo piano l’Azione cattolica cremonese), eccetera.
E che problema c’è? Nessuno. Sono scelte personali.
Poi però da traiettorie di sguardi a Partecipolis c’è un passo. Ma che c’è? Non si può? Certo che si può.
È tutto molto bello. Libere scelte.
Don Pier Codazzi è il campione della cooperativa Nazareth che in pochi anni si fa finanziare progetti a ripetizione dal Comune, tramite le politiche sociali di Luigi Amore.
Facciano le loro scelte. In pochi anni la Nazareth cresce parecchio, diventa una forza, a Cremona. Bravi.
Si fa del volontariato poi si fa a messa insieme? Si dice una preghiera insieme?
Benone.
Si può guardare il mondo con questo sguardo, cattolico, impegnato, tuttavia ci sono altri orizzonti. Non tutti gli sguardi sono catturati da don Pier né devono essere tutti amici per forza.
Il Pd dei renziani e anche dei non renziani ritrova alcuni degli stessi amici del centrodestra?
Tra questi amici Rosita Viola non c’è. Non per ostilità: ha compiuto un altro cammino.
C’è chi sostiene, esagerando, che sono tutti uguali, Pd e Pdl sono la stessa cosa. Ovviamente no, ma ci sono punti di contatto comuni. La destra cattolica con gli uni e la sinistra cattolica con gli altri, per semplificare.
Questi sono giochi di potere? Sì, questi gruppi esprimono anche un elettorato. Liberi di votare!
E perché gli altri non devono essere liberi?
Si può uscire dalle dinamiche di potere di parrocchie e cooperative e associazioni cattoliche che in tanti anni hanno sostenuto e stanno sostenendo pd e pdl? La somiglianza aumenta.
L’elettorato di sinistra che vota il Pd si ritrova poi a sopportare politiche conservatrici, cattoliche. Luigi Amore è stato gradito al Pd dopo le elezioni.
Con Gianluca Galimberti la certezza è che un altro professore cattolico ci farà lezione, come se non esistesse un mondo intero fuori dall’oratorio e dalla parrocchia, e dallo sguardo di Formigoni.


Formigoni: il welfare 2011? Indenne dai tagli

25 maggio 2011

(Ln – Milano) La Giunta Formigoni mette in campo quasi 63 milioni di euro in più per le politiche sociali e salva, unico governo regionale in Italia, il welfare lombardo 2011 dalla mannaia imposta dalla crisi economica internazionale. Il “miracolo”, annunciato dal presidente Formigoni e dall’assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale Giulio Boscagli, è frutto di un impegno di tutti gli assessori regionali “che hanno condiviso – ha spiegato Formigoni – la centralità della persona come criterio chiave della nostra visione politica”.
E così gli stanziamenti 2011 sono sugli stessi livelli dello scorso anno, dopo che i tagli imposti a seguito della crisi economica internazionale avevano ridotto drasticamente i fondi per le categorie più deboli. Con grande soddisfazione delle numerose e importanti associazioni del terzo settore impegnate su questo fronte, del sindacato, degli enti locali (Anci).

Ecco in dettaglio le voci:
- Fondo Sociale: 70 milioni, 30 in più rispetto alla previsione iniziale che era di 40;
- Politiche per la Famiglia: 16 milioni, 9,5 in più rispetto ai 6,5 iniziali;
- Politiche di Conciliazione: 10 milioni, in precedenza non erano previsti fondi;
- Attività sociale degli oratori: 2,7 milioni (mentre inizialmente non erano previste risorse);
- Aiuto all’alimentazione: 700.000 euro da destinare al Banco Alimentare che, muovendo cibo e derrate per un totale di 20 milioni di euro l’anno, distribuisce alimenti a circa 600 organizzazioni;
- Fondo Nasko: 5 milioni (anche qui non erano previste risorse) per sostenere economicamente le mamme che decidono di rinunciare all’interruzione di gravidanza; – Cooperazione allo sviluppo: 2,8 milioni (non erano disponibili fondi);
- Reinserimento sociale dei detenuti: 2 milioni euro (zero risorse previste inizialmente). A queste nuove risorse vanno poi aggiunte quelle deliberate la settimana scorsa dalla Giunta che ha stanziato per l’assistenza domiciliare altri 40 milioni oltre ai 90 già previsti.

“Nonostante i gravi tagli imposti alle Regioni e in particolare alla Lombardia che ha dovuto rinunciare a 1 miliardo e 400 milioni di euro – ha sottolineato il presidente Formigoni – siamo riusciti a riportare i fondi destinati alle politiche sociali agli stessi livelli dello scorso anno, grazie al lavoro dell’intera Giunta regionale, degli assessori, del presidente e delle associazioni con cui abbiamo voluto condividere le modalità e la ripartizione delle risorse”. “Da sempre – ha proseguito il presidente Formigoni – poniamo al centro della nostra politica la persona, la famiglia, i bisognosi, orientando le nostre azioni in un’ottica di politica sussidiaria che ci ha permesso di valorizzare lo straordinario e formidabile impegno di chi lavora come volontario nelle associazioni”.

Soddisfatti gli esponenti delle associazioni che hanno apprezzato il lavoro della Giunta regionale della Lombardia e del presidente Formigoni che ha mantenuto gli impegni assunti ancora non più tardi di una settimana fa, in occasione della manifestazione dei disabili organizzata nel piazzale antistante la Stazione Centrale di Milano.
“Ho scritto al ministro del Welfare Sacconi – ha aggiunto il presidente – per informarlo delle decisioni assunte da Regione Lombardia, manifestando anche il nostro forte invito al Governo a lavorare nella stessa direzione, ossia a ripensare e ridurre i tagli alle politiche sociali”. Ulteriore invito è stato rivolto al ministro degli Esteri Franco Frattini a “definire un Accordo Quadro per la Cooperazione internazionale in modo che si possano ottimizzare le risorse”.
“In Lombardia – ha detto l’assessore Boscagli – ci sono 3.000 oratori, pari al 50% di quelli presenti in Italia e 57.000 posti in RSA, la metà circa di quelli disponibili a livello nazionale: quindi metà del welfare nazionale. E’ doveroso che i tagli apportati dal Governo alle politiche sociali tengano conto di questa realtà. Le nuove risorse destinate a questo settore premiano anche l’idea di assistere le donne che rinunciano all’aborto e fanno nascere i figli: con il Fondo Nasko siamo arrivati in un solo anno di attività ad aver salvato 1.000 vite, un risultato decisamente incoraggiante”.
Oltre all’apprezzamento del presidente di Ledha (Lega per i diritti delle persone con disabilità), Fulvio Santagostini, di don Edoardo Algeri (Federazione Lombarda Centri Assistenza alla Famiglia) e di don Pierluigi Codazzi (delegato per gli oratori) la decisione della Regione ha ricevuto un convinto sostegno anche da Gigi Petteni, segretario Cisl Lombardia”

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