La quinta sala è quella che ospita il tanto decantato Veermer, niente da obbiettare, ma lo spirito di Veermer non rende ( secondo me) nelle grandi misure egli è un pittore intimista. Io sono corsa eletrizzata davanti al Frate Ortensio di El Greco, qui sono rimasta incantata dal volto, dalle labbra che con pochi tocchi di vermiglio le rendeva vive e reali, anche queste da baciare , come poi non ammirare le lunghe mani affusolate, chi, chi ha tanta grazia nelle mani, anche queste mani da baciare. Domenikos Theotokopoulos è nato in Grecia nel 1541, si è formato alla scuola veneta e ha sviluppato la sua vita di pittore a Toledo. Il suo stile è particolare, figure allungate e gesti contorti e allo stesso tempo aggraziati. Muore in Spagna nel 1614.
Mi attrae in questa stanza, anche l' infante spagnolo con la nana di Velazquez. Notate la sontuosità del colore, della profondità che riesce a dare al drappo sullo sfondo, della regalità che riesce a dare a quella specie di bimbo/re/corazzato, credete sia facile creare un' opera d' arte con tali elementi?
Diego Velazquez (Siviglia 1599 Madrid 1660) è forse il pittore più grande che sia mai esistito Secondo gli esperti ha prodotto il maggior numero di capolavori della storia dell'arte La sua opera è esposta ben visibile nei musei più prestigiosi di tutto il mondo.
Dopo il suo primo viaggio a Madrid nel 1623, è assunto come pittore di corte di Filippo IV, trascorrendo il resto della sua vita a servire il re spagnolo in diverse posizioni.
Viaggiò in Italia diverse volte, inviato dal re.
Velazquez è stato chiamato "il pittore della verità" o "pittore dell'aria".