Da Vinci’s Cliffhanger
La sblinda mistica fantasy parte subito – in un momento indefinito nello spazio e nel tempo – col Turco, l’Abissino, l’Ebreo e Cosimo de’ Medici (sembra una barzelletta ma non lo è, quasi) radunatisi in cima a una scogliera per parlare del futuro che verrà, e di questo Da Vinci che è la chiave di tutto eccetera eccetera. C’è anche una figura incappucciata – che fa sempre mistero e chissà, magari rivedremo questa scena l’anno prossimo e sotto ci sarà la madre di Leo – intenta a sventrare un’anguilla per leggere i presagi nel sangue versato, e nell’anguillomanzia vedono che l’ultimo tra loro a sopravvivere invidierà i morti, perché si troverà nelle cazzutissime acque del cambiamento, e sarà una roba grossa e dolorosa bla bla bla.
Adesso – prima di andare al porto dove è tutto pronto – deve solo dire a Lorenzo che gli dà buca, che nonostante il contratto se ne va e insomma ciao, è stato bello. Intanto che c’è, gli annuncia di aver visto Montefeltro a Roma, e che quindi la sua alleanza vale meno della Regina di Cuori a Briscola. Lo lascia perciò in braghe di tela, ormai sospettosamente marroni. Lorenzo lo maledice, scoprendo anche della sua tresca con Lucrezia riconoscendo l’anello (lo dicevo io che sarebbe successo). Non so, al posto di Leo a quel punto gli avrei fatto anche dei taglietti versandoci sale e limone. Così, per sfizio. Abbastanza stronzo, eh?
Tuttavia, per la gioia di grandi e piccini, Giuliano è sopravvissuto alla pugnalata di Lucrezia grazie a qualche uomo pio (che se ho capito bene è valdese, altrimenti fa lo stesso) anche se ferito e dolorante, ma proprio quando fa per mettersi in marcia e comunicare al fratello che la spia è Lucrezia, viene trovato dagli uomini di Dragonetti, il Capitano della guardia cittadina – e complice dei Pazzi nella loro congiura – che Giuliano, senza neanche rendersene conto, converte alla sua causa ricordandogli la politica meritocratica fiorentina contro quella nepotista romana (e poi dicono che non sarebbe un buon politico, sì va beh).
BOOM!
Fine episodio, fine prima stagione.
Mi dispiace per Giuliano, ma sarebbe stato sufficiente ripassare la Congiura dei Pazzi (cosa che non ho fatto apposta, per non rovinarmi la sorpresa) per sapere come sarebbe andata a finire, dopotutto questa è una serie con la trama piuttosto “vecchia” e di facile reperibilità, anche se – per come è stata gestita tutta la serie dall’inizio – mi sarebbe andata bene anche una soluzione ucronica, con una differente timeline tra personaggi e soluzioni narrative, ma così è andata.
Bene, mi aspetto molta più follia per l’anno prossimo, sempre che Leo riesca a partire per le Americhe e fare questo viaggio alla Mistero & Voyager, tra Roberto Giacobbo e Adam Kadmon. Staremo a vedere e certamente a rileggerci, perciò grazie a tutti e arrivederci alla settimana prossima con uno speciale sui personaggi di questa stagione e qualche idiozia emersa qua e là. A presto!