Per quello che se ne sa ora il principio di funzionamento dovrebbe rimanere del tutto simile a quello che ha reso tempo fa famoso Zopa come primo esempio di social lending italiano.
Ma cos'è il social lending? Wikipedia dice che "per social lending (in italiano prestito sociale) si definisce un prestito da parte di privati ad altri privati su Internet a titolo di prestito personale. Viene anche chiamato prestito peer-to-peer o prestito tra persone, in analogia ai sistemi di diffusione dati tra utenti diretti."
Il vantaggio economico dovrebbe essere tangibile sia per i prestatori sia per i richiedenti, in quanto lo spread (il differenziale tra tasso di domanda e di offerta del capitale) dovrebbe essere molto minore di quello praticato dalle banche... ma io attenderei di vedere Smartika in funzione prima di esprimere un giudizio...
Quanto alla sicurezza per i prestatori: il vecchio Zopa offriva degli strumenti per mitigare i rischi di insolvenze (non ho mai approfondito la questione, quindi non sono in grado di valutarne l'efficacia); in ogni caso si tratta sempre di una forma di investimento, in quanto tale non sarà mai priva di rischi.
Per chi volesse seguire più da vicino l'evoluzione della vicenda può seguire il loro blog ufficiale. (anche se al momento in cui scrivo non ha ancora il feed rss attivo).