«Questa mattina -afferma- gli azionisti del quotidiano hanno inviato una lettera al presidente e direttore generale di Tf1, Nonce Paolini, per confermare formalmente il loro interesse per aprire una vera discussione e rilevare il canale all news».
Gli azionisti di 'Le Monde', aggiunge Dreyfus, «sono molto mobilitati» su questo dossier. «Penso che Tf1 aprira' delle discussioni. Non possiamo immaginare che un grande gruppo come Tf1 possa tagliare così tanti posti di lavoro senza esaminare delle proposte che sono proposte serie». Adesso, rileva, «bisognera' aspettare la decisione del Consiglio di Stato» prevista a novembre e che deve pronunciarsi sul ricorso presentato da Tf1. Il gruppo audiovisivo francese, infatti, aveva presentato un ricorso contro la decisione dell'Autorita' audiovisiva francese (Csa) che non aveva autorizzato la diffusione di Lci sul digitale terrestre gratuitamente. In seguito alla decisione del Csa Tf1, ha annunciato l'intenzione di tagliare 148 posti di lavoro tra cui 58 posti a contratto indeterminato e un cambiamento di strategia per Lci che in partica non sarebbe piu' un canale all news.
La proposta degli azionisti di 'Le Monde', invece, «prevederebbe di riprendere l'insieme dei dipendenti», sottolinea Dreyfus. L'Idea, spiega, «e' quella di rilevare il canale, che resterebbe un canale d'informazione generalista, e di continuare la sua gestione su un modello di tv a pagamento». Ma non solo. Gli azionisti del quotidiano sarebbero intenzionati «a costruire parallelamente un'attivita' digitale».