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Dai falchi leghisti colpo sotto la cintura per il “kamikaze” Ferraro

Creato il 16 luglio 2010 da Iltelevisionario

Corradino Mineo e Giovanni Masotti, giornalisti sull’orlo di una crisi di nervi. Appartenenti a un’azienda, la Rai, di cui tutto si può dire meno che abbia strategie e nervi ben saldi per superare tutti gli ostacoli. I partiti continuano a lottizzare la tv di stato e l’ultimo scherzetto accaduto in casa Lega ha creato l’ennesimo papocchio. Sembrava che la nomina di Francesco Ferraro come direttore di RaiNews fosse in dirittura d’arrivo, con la sacrosanta benedizione della Lega, a cominciare da Antonio Marano. Ma a pochi minuti dal cda ecco che Dagospia pubblica la lettera di Max Parisi, stimato e apprezzato giornalista, profondo conoscitore dei media vicini alla Padania e quindi alla Lega. Nelle poche righe Parisi ricorda che Ferraro, il conduttore di Seven su SkyTg24, fu protagonista assieme al cameramen di una trovata, originale e ardita, di “trasvestirsi da kamikaze con tanto di finta cintura esplosiva, cavi e pulsantiera da vero uomo-bomba per poi andare sulla scalinata di Trinità dei Monti a urlacchiare “e adesso mi faccio esplodere” in mezzo a decine di turisti sbigottiti. Bè, se fosse lui… auguri. Rainews sta per ricevere una spinta davvero tonante”. Sarà pure una coincidenza ma il caso ha voluto che la nomina di Ferraro per il momento è slittata. All’interno della Lega, evidentemente, è in atto una specie di lotta tra bande. Questo complica il disegno del dg Mauro Masi che punta a convincere (almeno la maggioranza dei consiglieri) sulla bontà delle nomine che sta proponendo al cda. Siccome le nomine sono incastrate in un pacchetto, se salta l’elastico si perdono i pezzi per strada. A questo punto tornano in ballo i due co-protagonisti della vicenda, Mineo e Masotti. Nello scorso mese di gennaio sembrava fatta per una loro accoppiata alla guida di Rainews, mentre ora si vocifera di una direzione al gr parlamento per il primo e una condirezione ai servizi parlamentari per il secondo.

CARESSA SULLE ORME DI PICCININI. “Non va”, “sciabolata” “numero” sono solo alcuni dei neologismi usati da Sandro Piccinini nelle sue numerosissime telecronache di calcio. Per contro, su Sky Fabio Caressa fa di tutto per spodestare l’illustre predecessore in forza a Mediaset. Da qui la “maledetta” per indicare la punizione di Pirlo, oppure “quella è la sua mattonella” per parlare di una zona del campo prescelta da chi si appresta a calciare un tiro di punizione. Per finire con l’ormai famoso “non restano che le preghiere” per accompagnare gli ultimi minuti di una squadra prima di una sconfitta. E pensare che l’indimenticabile Nando Martellini chiamò per l’intera finale mondiale Altobelli col nome di Jacobelli. Altri tempi. Non c’era nemmeno Maurizio Compagnoni col suo “Rete! Rete! Rete!” pronunciato come se fosse in preda a un raptus.

LA TV DI QUALITÀ. Si parla tanto del ritorno della tv di qualità, con gli eventi culturali da preferire a fiction e reality, ma poi si perdono le occasioni per strada. Perché non si è deciso di trasmettere in diretta il concerto-evento del maestro Riccardo Muti a Trieste davanti ai tre presidenti presenti (Napolitano, Turk e Josipovic)? Forse perché non erano i Tre Tenori…

COME NATURA CREA. C’è grande soddisfazione negli ambienti Mediaset per l’ottimo risultato di Life su Retequattro. Il programma tutto dedicato alla natura e agli animali, realizzato dalla Bbc, ha fatto registrare in prime time il 9,74% di share (quasi 2 punti in più del target richiesto all’emittente). Considerando che non ci sono né trucchi né inganni e che per realizzare un programma del genere ci vogliono anni e anni di riprese e appostamenti non è cosa di poco conto. Che anche la tv commerciale stia cercando una metamorfosi di qualità?

IL CALCIO INVECCHIA? Cambiasso, Cassano, Legrottaglie, Pato, Vucinic, Gillet, Pellissier, Miccoli, Frey e Sculli sono i protagonisti della nuova campagna Sky che lancia il prossimo campionato di Serie A. Dieci giocatori in una doppia versione: quella reale, atletica e in forma, e quella un po’ goffa, bruttina e in sovrappeso. Tutto grazie a un grande lavoro di make up che li ha trasformati. A firmare questa campagna originale e molto divertente è l’agenzia 1861 United, diretta dai creativi Pino Rozzi, Roberto Battaglia, Giorgio Cignoni e Federico Ghiso. Casa di produzione Akita Film.

LA5 IN CONTROTENDENZA. Nella stagione delle repliche ecco che l’ultima arrivata del gruppo Mediaset, La5, domenica prossima lancia in prima serata sul digitale “Extreme make over: home edition”,uno dei reality più famosi del mondo che ricostruisce, in soli 7 giorni, la casa di una famiglia americana alle prese con un’esistenza disagiata. Pensate come si divertiranno gli aquilani…

[di Marco Castoro - Italia Oggi]



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