Magazine Cucina

Dai personaggi agli... ingredienti seguendo il filo della metafora

Da Gioia

Dai personaggi agli... ingredienti seguendo il filo della metafora

IL BAMBINO DI NOE'  di Eric Emmanuel Schmitt  --Rizzoli  2004Il bambino di Noè
La Storia attraverso il vissuto personale di un bambino, casualmente ebreo per quel che lo riguarda, che viene mandato via da casa dai genitori con l’intento di metterlo in salvo. Finisce insieme a molti altri ragazzini , ebrei e non, nell’orfanotrofio diretto da Padre Pons, il collezionista dell’impossibile. Siamo in Belgio, a Chemlay, nel tempo in cui la Germania nazista era dilagata, occupando gran parte d’Europa.  
"La donna terminò la sua zuppa lentamente, coscienziosamente raccolse il brodo con un pezzetto di pane asciugando la porcellana fino a renderla immacolata,indifferente al resto.Intorno a lei tutti gli scampati ripulivano il piatto con altrettanta cura..."
Minestrone, minestra, zuppa
Certo voi direte, adesso ci vogliono insegnare a fare un minestrone...!  No, questa non è proprio una ricetta, ma una specie di metafora che dalla semplicità ed unicità degli ingredienti del minestrone arriva ai personaggi di una storia...Ognuno ha il suo sapore e il suo destino, ma uniti e mescolati apparentemente dalle mani del caso, creano nuove svolte e possibilità, un significato speciale alla storia narrata. Così come gli ingredienti del minestrone, nel sobbollire insieme danno luogo ad una magia di sapori da sorbire 'cucchiaio dopo cucchiaio'. E l'alchimia viene infine rivelata  dal profumo. 
L'ingrediente magico con cui dar forma a questa metafora sarà necessariamente una buona dose d'immaginazione, usatela ... mentre tagliate le carote per la signorina Marcelle, la farmacista, come la carota è dura al taglio, ma si scoprirà  ben presto essere dotata di tanta dolce generosità da arrivare al sacrificio della propria vita.   Aggiungendo i piselli potreste vedere nel loro correre e scapparvi dalle dita, la gioiosa ed innocente vivacità dei bambini di Padre Pons, mentre giocano nel cortile dell'orfanotrofio  ...la cipolla invece assomiglia un pò a quel soldato tedesco capace di commuoversi e di cercare dentro di sè sentimenti di compassione, nel deserto di una guerra feroce e senza ragioni. E poi le patate, il legame e la base del minestrone, che senza dubbio rimandano a Padre Pons . Il collezionista, colui che tenacemente tiene unite le radici ai più teneri germogli dell'umanità, sconvolta dalla guerra fratricida e distrutta dall'arroganza dei potenti e dalla loro ferocia.
A voi ora la fantasia di aggiungere altri ingredienti, presenti nel racconto di Schmitt, arricchendo il vostro minestrone fino a che il suo profumo non vi avrà avvolto.
 In fondo il minestrone altro non è che una collezione di ingredienti unici che, sapientemente mescolati, trovano un'armonia di gusto.

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Magazines