Dai, ripetiamo insieme: se con “do” l’accento non va, con “da” (a volte) ci va.

Creato il 07 aprile 2015 da Chiamatemi Lucrezia @fabfer31

Niente da fare. Per quanto mi sia impegnata a divulgare le prime, basilari, elementari e stupide regolette di grammatica, voi continuate a commettere errori per i quali vi meritereste il taglio della mano destra (sinistra se siete mancini) e l’interdizione dai pubblici uffici.

Allora, riprendiamo.
Stabilito che “con sto e sta l’accento non va” (https://chiamatemilucrezia.wordpress.com/2013/06/18/sto-sta-laccento-non-va/), oggi vi voglio complicare le cose e vi dico che “se con do l’accento non va, con da (a volte) ci va”.Difficile, eh!!!

Ma vediamo il perchè. Detto in soldoni, in generale in grammatica l’accento serve da indicatore: vi indica cioè dove calcare la voce per dare senso alla parola (per esempio: àncora è diverso da ancòra). Giochetto che non serve se la parola ha una sola sillaba, e dunque una sola vocale (ed è l’esempio di sto e sta: non ci sono dubbi su dove cade l’accento (la voce), ergo non si mette).

Diverso il discorso per DA.

Da” in grammatica può infatti indicare tanto la preposizione semplice (di,a, DA, in, con, su, per, tra, fra), quanto la terza persona singolare dell’indicativo presente del verbo DARE – egli dà qualcosa a te.
Ecco che allora, per distinguerle, quando dà è verbo ci va l’accento.

Per DO invece il problema non si pone.
Ok, qualcuno potrebbe obiettare che DO, oltre alla prima persona singolare dell’indicativo presente del verbo DARE, è anche una nota musicale. Giusto. Ma a meno che non siate dei Mozart in erba, o dei Beethoven che parlano di note&musica come Pannella di droga legalizzata, direi che la differenza può evincersi dal contesto.
No?


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