Dai un rating al lavoro

Creato il 10 maggio 2013 da Propostalavoro @propostalavoro

Postato da Danilo Sanna

Si dice che non c’è niente di più liberatorio che sfogarsi. Ma come si fa a tirar fuori la propria rabbia e la propria frustrazione, quando si parla di lavoro?

Visti i tempi che viviamo, non c’è soggetto più ricattabile del lavoratore: guai a lamentarsi del lavoro che fa schifo, del contratto precario che rasenta lo schiavismo, della super-mega-ultra-multinazionale che assume solo con stage gratuito, della domanda per la disoccupazione che è peggio della via crucis, perché, altrimenti, anche il posto sottopagato a tempo ultra determinato è a rischio.

Eppure, non sarebbe male, se fosse possibile: non solo per potersi sfogare, ma anche per avere un’idea ben chiara di quello che è diventato il mondo del lavoro oggi. Ebbene, quello sfogo è ora possibile, grazie a Bastard & Poor’$, la prima agenzia di rating del lavoro.

Per la verità, non stiamo parlando di una vera e propria agenzia, come quelle che dominano la scena finanziaria internazionale, ma di un sito web che offre al lavoratore la possibilità di “formulare un giudizio globale sul lavoro sia nel settore Privato sia in quello Pubblico”.

Come funziona? Basta collegarsi al sito e compilare il form, in cui viene chiesto di dare un rating (cioè di valutare) all’azienda in cui si lavora o al servizio pubblico a cui ci si è rivolti, raccontando così la propria storia e assegnando un punteggio che va da A (in osservazione, cioè situazione accettabile) a F (sciopero, cioè situazione insostenibile).

Il risultato verrà pubblicato online e sui principali social network, in forma assolutamente anonima (i dati del lavoratore possono essere pubblicati, ma solo su espressa richiesta del diretto interessato), garantendo così la sicurezza di chi fa la segnalazione, mentre “il nome dell’Azienda, Cooperativa o Multinazionale viene reso noto e pubblicato nel rispetto del Diritto di Critica Sindacale disciplinato dall’art. 21 della Costituzione Italiana”, come riporta il sito.

L'idea è interessante ed utile, ma lo sarebbe ancora di più, se potesse ottenere una sorta di placet da parte delle pubbliche istituzioni. Gran parte dei disastri provocati da riforme precarizzanti, decreti legge sballati e piani campati per aria, infatti, si sarebbe potuta evitare (e si potranno evitare, in futuro), se quelli che siedono sulle poltrone che contano avessero una visione completa del mondo del lavoro, anzichè farneticare di cose che non conoscono, nè capiscono.

Sei un insegnante precario da anni? Sei un neolaureato finito nel tritacarne degli stage? Sei un disoccupato costretto a combattere con l'assurdo mondo della burocrazia, per far valere i tuoi diritti? Connettiti al sito, racconta i fatti di cui sei stato protagonista ed esprimi il tuo giudizio.

Non servirà solo a sfogare la tua amarezza, ma anche a far conoscere la tua storia: c'è gente – soprattutto ai piani alti della politica – che ha bisogno di conoscere realtà come la tua, per perdere un po' del suo menefreghismo.

Danilo