Dal 2013 al 2014: note d'azzurro, l'avventura continua

Creato il 29 dicembre 2013 da Carloca

Un altro anno è passato, e per "Note d'azzurro" è stato l'anno migliore della sua finora breve vita. Inutile girarci troppo attorno: quando si approntano questi consuntivi, a cavallo fra Natale e Capodanno, è doveroso mettere sui due piatti della bilancia i traguardi raggiunti e quelli mancati, con assoluta onestà. Dodici mesi fa, come i lettori più affezionati ricorderanno, il post di fine 2012 fu di natura prettamente personale: i rischi legati alla mia salute che mi avevano frenato nei mesi precedenti, l'incubo di una grave malattia e la successiva uscita dal tunnel meritarono un'ampia trattazione, non certo per la presunzione che i miei guai interessassero a una marea di persone, ma soltanto per un insopprimibile bisogno di sfogarsi, dopo settimane di sofferenza soprattutto psicologica; una sofferenza che fra l'altro, me ne sto accorgendo giorno dopo giorno, mi ha comunque segnato e mi è rimasta dentro: il catetere, l'intervento chirurgico e l'ansia del "verdetto" dell'istologico sono pensieri ricorrenti, mi visitano spesso, ma comunque tutto ciò appartiene al passato e allora via, cerchiamo di lasciarci alle spalle i ricordi più spiacevoli e di dedicare invece questo bilancio 2013 al percorso compiuto col mio blog. Un bilancio più tecnico e meno passionale, un tirar le somme di natura "editoriale", come fanno i giornali e i giornalisti veri...
CRESCITA - Sono entusiasta, ebbene sì, perché questa mia creatura è cresciuta più di quanto osassi sperare. Intendiamoci, qualcuno potrà sorridere di fronte a certi numeri che restano comunque di livello "amatoriale", ma ribadisco quanto scritto un anno fa di questi tempi: sopravvivere nel mare magnum di Internet non è facile per un blog fatto solo di passione, fuori dal giro delle grandi piattaforme blogosferiche, costretto quindi a guadagnarsi visibilità quotidianamente, con una oculata scelta degli argomenti e con una loro trattazione il più possibile competente e originale, nonché cercando di fare amicizia con altri blogger. A fine dicembre 2012 eravamo arrivati a 11mila pagine viste, totale dalla nascita di NdA, ossia da fine estate 2011; oggi siamo a oltre 37mila. Significa che in soli dodici mesi il blog ha totalizzato più del doppio di quanto aveva raccolto nei primi sedici mesi di esistenza. Dite che mi accontento di poco? Forse, ma per me è una soddisfazione enorme, perché, è persino inutile ribadirlo, si scrive anche per il piacere di essere letti, altrimenti tanto vale tenere un diario personale, di quelli che si chiudono col lucchetto (esistono ancora?) e si appoggiano sul comodino.LE TENDENZE DEL BLOG - Sanremo uber alles! I post dedicati al Festivalone sono stati quasi sempre confortati da un pienone di visite: unica eccezione, e non me la spiego, uno degli ultimi, quello che avevo dedicato all'analisi del cast dell'edizione prossima ventura, un post che ha faticato moltissimo a decollare. Stranezze della rete... Gli articoli sul cinema danno alterne soddisfazioni, così come quelli sul calcio, che però ultimamente hanno fatto registrare una discreta crescita di interesse. Genoa e Nazionale azzurra, da sempre temi "caldi" di questo blog, sono seguitissimi, soprattutto l'Italia di Prandelli, comprensibile se si pensa che quello che sta per iniziare sarà l'anno del Mundial brasiliano, evento che cercherò di "coprire" con lo stesso scrupolo dedicato a Euro 2012 e alla Confederations Cup, tempo permettendo.
CREAMY, ANNI70 E... - Tante visite anche per i pezzi sul teatro, le recensioni letterarie hanno rappresentato un esperimento che mi riprometto di ripetere nel corso del nuovo anno, il post su Creamy è stato un atto d'amore per il mondo dei cartoni giapponesi, indelebile ricordo di infanzia e parte importante della mia crescita morale e culturale: non dovrebbe rimanere un episodio isolato, qualcosa ho già in mente, vedremo che si riuscirà a fare. Discorso a parte per il "caso Pagine 70": la scomparsa del celeberrimo sito vintage, da me portata sotto le luci della ribalta già nel 2012, ha continuato a convogliare su questo blog centinaia di visitatori, e da quella massiccia attenzione è nato il progetto di creare un nuovo spazio web dedicato al mitico decennio, che riprendesse in parte la filosofia di quello... inghiottito dai gorghi del web. E' nato così "Anni70.net": un pizzico, solo un pizzico di merito per questo blog che ha sposato in toto l'iniziativa, ideata, costruita e portata avanti dalle decine di reduci seventies rimasti orfani di P70.
RINGRAZIAMENTI - A loro va il mio grazie per aver popolato e animato questo sito; grazie a tutti quelli che leggono e commentano, e un ringraziamento affettuoso e specialissimo a tre persone in particolare: l'indomito Gianni, che nonostante un anno difficile sul piano personale è stato sempre presente, e col quale è bello confrontare le nostre opinioni sui temi a noi cari (calcio, musica, Sanremo) e discutere senza remore delle nostre vicissitudini quotidiane. Grazie a Chiara, la dolce "Impronte" dalla sconfinata inventiva e dalla grande competenza musicale, conosciuta anni fa su un forum dedicato allo scambio di figurine e con la quale il legame di amicizia virtuale sta resistendo al tempo, e ne sono felicissimo; e grazie ad Alessandro, giovane appassionato di calcio di cui mi ha colpito la straordinaria competenza in fatto di tecnica e tattica, e la buonissima capacità di scrittura. Gianni, Chiara e Alessandro: i loro tre blog sono linkati in home page, sulla destra: se vi va dateci un'occhiata, e scusatemi per la pubblicità, ma ogni tanto ci vuole!
SOGNI - Cosa chiedo al 2014? Sul piano personale, salute a parte, un lavoro, e aziende che paghino ai collaboratori ciò che devono, invece di far trascorrere un anno senza farti sapere nulla, per poi farsi inseguire telefonicamente. La figura barbina ce la fanno loro, non certo io che chiedo solo ciò che mi spetta... Per il blog, sarei già contento di difendere con successo le posizioni faticosamente conquistate. Riguardo ai temi trainanti di "Note d'azzurro", beh, cosa vorrei dal calcio italiano l'ho già scritto talmente tante volte che troverei sgradevole ripetermi: chi mi legge sa cosa penso delle brutture del nostro football e cosa vorrei che cambiasse. Idem per la Nazionale azzurra, i cui problemi ho ripetutamente segnalato su queste pagine nell'anno solare. Vorrei un Genoa meno schizofrenico nei movimenti di mercato (e le ultime due campagne acquisti hanno segnato una parziale  inversione di tendenza in questo senso) e soprattutto sul campo (e qui ancora non ci siamo: dopo aver trovato un apparente equilibrio di squadra, di gioco e di risultati col ritorno di Gasperini, nelle ultime settimane si è rivisto il Grifone inaffidabile e poco cattivo delle recenti stagioni. Sveglia!).
Al Festival di Sanremo chiederei un ritorno totale alla centralità della musica:  negli ultimi anni, grazie al duo Fazio - Pagani e soprattutto a Gianmarco Mazzi, si son fatti grossi passi avanti, ma ancora siamo lontani dal rigore artistico che caratterizzò la kermesse fino a metà anni Novanta, prima che la televisione la cannibalizzasse. Già, la tv: questo è il terreno più minato. L'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare, avrebbe detto Gino Bartali. Il piccolo schermo dovrebbe ritrovare il gusto del bello, e il buon gusto tout court: l'uno e l'altro si sono smarriti nei gorghi di trasmissioni di bassa qualità, concepite male e scritte peggio, e animate da personaggi di dubbio talento (discorso che vale, elevato al quadrato, per le fiction di produzione nostrana). Vorrei meno talk show politici, che sono il trionfo del baccano, della retorica, del "predico bene e razzolo male", passerella per politici che passano più tempo davanti alle telecamere che sul loro posto di lavoro (con alcuni di loro ti addormenti la sera e ti risvegli la mattina: che trascorrano le notti negli studi televisivi?). Vorrei una tv che sapesse, per almeno un mese, fare a meno di Al Bano, ma quest'ultimo pare proprio un desiderio irrealizzabile... Buon 2014 a tutti!

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