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Dal 4 luglio in tutte le sale esce “Questi sono i 40” (con foto e trailer)

Creato il 28 giugno 2013 da Nicoladki @NicolaRaiano
Dal 4 luglio in tutte le sale esce “Questi sono i 40” (con foto e trailer) SINOSSI 

Dopo cinque anni, PAUL RUDD e LESLIE MANN tornano a rivestire il ruolo dei coniugi Pete e Debbie di Molto Incinta nel nuovo film dello sceneggiatore/regista JUDD APATOW, “Questi sono i 40”: uno scorcio di vita reale - esilarante ed a tratti amara - di una famiglia americana di quarantenni.
Ciò che ne emerge è un ritratto fedele alla realtà delle sfide e delle conquiste del matrimonio e dell’essere genitori al giorno d’oggi. Attraverso la lente impassibile del regista, possiamo osservare tre settimane di vita di una coppia tra sesso e romanticismo, trionfi di carriera e disagi finanziari, invecchiamento dei genitori e crescita dei figli.
Alla sua quarta regia, con la sua nuova commedia Apatow evidenzia ciò che serve ad una famiglia per rifiorire nel bel mezzo della vita coniugale.
Dopo anni di matrimonio, Pete vive in casa con la moglie Debbie, e le loro due figlie, Charlotte di otto anni (IRIS APATOW, Funny People) e Sadie di 13 (MAUDE APATOW, Molto Incinta): quando la situazione economica comincia a vacillare a causa delle cattive acque in cui naviga la sua etichetta discografica, Pete e Debbie cercano il modo migliore per sopravvivere e godersi il resto della loro vita... prima che si uccidano a vicenda!
NOTE SULLA PRODUZIONE 

Dopo aver terminato Molto Incinta, Judd Apatow non avrebbe mai immaginato di dover nuovamente rivisitare le storie di alcuni tra i più famosi personaggi di una commedia da lui siglata. Lo scrittore/regista/produttore ammette che la sua ultima sceneggiatura è stata molto impegnativa, nel voler rappresentare al meglio un periodo di vita di transizione così delicato. Spiega infatti: “Credo nel vecchio detto ‘Si scrivono i film per capire i motivi che ci spingono a scriverli’. Ho iniziato pensando di scrivere una commedia. Non ho messo in preventivo che questo andasse anche a toccare l’intimità e la propria vulnerabilità. Solo più tardi ho capito che la scrittura è anche un modo per esplorare sé stessi. Cercavo di analizzare e descrivere il mio approccio alla vita, e contemporaneamente dovevo dargli un taglio ironico. Quando ho scritto Funny People avevo appena perso mia madre a causa di un cancro alle ovaie, e la visione che avevo della vita era di dover continuamente combattere per la sopravvivenza…..ed ho avuto bisogno di esprimerlo. Non so se per cercare di guarire o per la voglia di dimenticare, ma non avevo altre alternative”.
“Ultimamente ho riflettuto molto sui miei 44 anni”, continua. “Non so se dovuto alla crisi di mezza età, oppure se è un normale bilancio della vita; di fatto ho avuto la necessità di fare un punto della situazione. Arrivi ad una certa età, e ti rendi conto che la tua vita è questa. Non sono un atleta Olimpico, né un abitante delle montagne Svizzere. Mia moglie è questa, e questa è la mia famiglia. Questo è il mio lavoro e questi sono i ritmi che devo sostenere, e che mi stanno facendo perdere i capelli. Poi sta a noi decidere se farci andare tutto bene. In generale sono felice della vita che conduco, ma allo stesso tempo Leslie ed io ci fermiamo spesso a riflettere sul perché alcuni aspetti della vita e delle dinamiche di coppia non siano facili da gestire. In questo film si affrontano molti di questi aspetti”.
Quando Apatow si è seduto ed ha iniziato a scrivere Questi sono i 40, ha valutato a che punto sarebbe stata la relazione di Pete a Debbie a distanza di cinque anni. A tal proposito ci aggiorna: “Debbie, incapace di accettare di essere arrivata al giro di boa dei 40 anni, ha a cuore il bene della sua famiglia e non passa momento che si assicuri che ogni cosa vada per il verso giusto. Questa sua voglia di perfezione finisce, però, con il diventare esasperazione soprattutto per Pete, che invece sta vivendo altri tipi di problemi. “Distante dalle dinamiche familiari, Pete non si prende più cura di se stesso, mangia troppi dolci ed è costantemente nervoso a causa della sua attività che, andando a rotoli, rimette in discussione la sua stessa identità. Nonostante non sappia più cosa fare, non ha intenzione di informare Debbie su quanto le cose siano messe male. Così pian piano si sta lasciando andare”.
Mendel è d’accordo con Apatow che le migliori commedie spesso nascono dalle situazioni più complicate. Ha trovato che questo fosse realmente il caso dei nostri protagonisti, che corrisponde al suo momento preferito della sceneggiatura. Il produttore descrive: “Le tensioni crescono tra Pete e Debbie, ed a questo punto ci si chiede se ce la faranno a superarle. Perciò una delle prime cose che fanno, a dimostrazione di quanto siano stressati, è quella di usare il metodo classico di incolpare i rispettivi padri, e al modo in cui sono cresciuti; così una festa di compleanno, nata con le migliori intenzioni, finirà per trasformarsi nella peggiore (e più caotica) delle esperienze di famiglia— il peggiore Giorno del Ringraziamento."
TRAILER

PHOTOGALLERY
Dal 4 luglio in tutte le sale esce “Questi sono i 40” (con foto e trailer)
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