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Dal cuore del Salento un gioiello di “arte effimera” per papa Francesco

Creato il 21 giugno 2013 da Cultura Salentina

Dal cuore del Salento un gioiello di “arte effimera” per papa Francesco

21 giugno 2013 di Francesco Danieli

Cinzia Griffini dipinge le icone con la polvere di fiori

Cinzia Griffini dipinge le icone con la polvere di fiori

A vederla è davvero incantevole! È una stola bianca, tessuta al telaio antico e decorata con motivi floreali veri, che mercoledì 26 giugno prossimo sarà donata a papa Francesco, durante l’udienza generale del mercoledì, da una delegazione dell’associazione Caledda di Galatone.

La stola di Caledda. Partico

La stola di Caledda. Partico

Li avevo presi per pazzi tempo fa, proprio i maestri infioratori di Caledda, quando hanno bussato alla porta di casa mia per chiedere a mia moglie, Anna Rita De Matteis, una delle poche maestre di telaio ancora attive nel Salento, di tessere per loro una tela bianca. L’avrebbero confezionata in forma di stola e ornata con fiori veri, spighe e fogliami, al posto dei tradizionali ricami.

E quella stola sarebbe stata donata al nuovo papa in persona. Ci guardammo stupiti, io e Anna Rita, non perché dubitavamo della bellezza di ciò che sarebbe stato realizzato (le creazioni di Tommaso Filieri e Cinzia Griffini sono arcinote in quel di Galatone), ma perché ci chiedevamo quanto sarebbe durato un paramento sacro con fiori veri. Arte effimera si chiama, come mi ribatté Tommaso, il creare un’opera d’arte sapendo che non durerà nel tempo. Un colpo al cuore per gli spettatori, qualcosa di normalissimo per gli artisti, consapevoli del testamento biologico delle proprie creazioni.

I maestri infioratori, e chi come quelli di Caledda decora con fiori veri i vestiti d’alta moda, sanno di lavorare come i madonnari o come i pasticceri. Sanno che ciò che resterà dei propri capolavori sarà una fotografia e il ricordo estasiato di chi li avrà ammirati. Decorare con i fiori significa educare alla delicatezza verso se stessi, verso gli altri, verso il creato. Significa sforzarsi di usare mille attenzioni possibili per evitare di sciupare ciò che è bello e che, per un gesto maldestro, potrebbe dissolversi in un attimo. Significa incarnare questa massima del Buddha: “come l’ape raccoglie il succo dei fiori senza danneggiarne colore e profumo, così il saggio dimori nel mondo”.

La stola dei maestri infioratori di Caledda per papa Francesco

La stola dei maestri infioratori di Caledda per papa Francesco

Proprio come spesso ha ricordato papa Francesco in questi primi cento giorni di pontificato. La stola, tessuta appunto da Anna Rita De Matteis e decorata da Tommaso Filieri e Cinzia Griffini, porterà a Roma un po’ di Salento: i fiori, la tradizione, la geniale originalità, soprattutto l’umanità. E porterà anche i simboli religiosi di Galatone: le icone del SS. Crocifisso e della Madonna della Grazia. Realtà tutte che dicono concretamente come una delle vie privilegiate dell’incontro con Dio sia l’Arte, nelle sue più originali espressioni. E che l’incontro con Dio non può non avvenire nella delicatezza.

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