Lo so, oggi è sabato e solitamente inserivo un'altra rubrica. Tuttavia non ho cercato molti titoli e alcuni arriveranno solo ad agosto, quindi voglio attendere la prossima settimana o oltre per parlarne. Questa mattina ho una voglia matta di parlare di un libro meraviglioso che, se non avete ancora letto, vi consiglio di rimediare al più presto. Come si evince dal titolo del post, sto parlando di "Il buio oltre la siepe" di Harper Lee. Un romanzo toccante che affronta argomenti importanti, come il razzismo e la paura del diverso, ma anche la tolleranza e la giustizia impersonificate nella figura di Atticus Finch, uno dei personaggi letterari più belli di cui io abbia mai letto. La versione cinematografica, poi, è bella quanto il libro. Uno dei rari casi in cui, a mio avviso, non si può criticare nulla.
Questo libro l'ho letto due anni fa circa, ma qualche giorno fa ho visto per l'ennesima volta il film in tv, e ha acceso una luce, una voglia particolare di parlarne sul mio blog, di esprimere le mie opinioni, le emozioni che vibrano nel mio cuore.
Come sovente, vi do tutte le informazioni sul libro e poi anche sul film, e poi le mie opinioni a riguardo.
Un avviso: Attenti agli spoilers, mi spiace ma non ho potuto non inserirli per questo romanzo. Per cui, se non avete ancora letto il libro, vi ho avvisati.
Editore: Feltrinelli
Pagine: 292
Edizione del 1982
Consigliato? Ovviamente sì. Lo consiglio a tutti, davvero. Leggetelo. Guardate il film. Certe cose non sembrano essere scomparse, ed è grave. Gravissimo. Leggetelo, e innamoratevi come me del bellissimo personaggio di Atticus Finch.
* La mia versione era questa, ma mi è stata prestata e non ricordo esattamente il prezzo. Ci sono, tuttavia, altre versioni con differenti covers e il prezzo è davvero ottimo!
Valutazione
Trama:
In una cittadina del profondo Sud degli Stati Uniti l'onesto avvocato Atticus Finch è incaricato della difesa d'ufficio di un negro accusato di violenza carnale; riuscirà a dimostrare l'innocenza, ma il negro sarà ugualmente condannato a morte. La vicenda, che è solo l'episodio centrale del romanzo, è raccontata dalla piccola Scout, la figlia di Atticus, un Huckleberry in gonnella, che scandalizza le signore con un linguaggio non proprio ortodosso, testimone e protagonista di fatti che nella loro atrocità e violenza non riescono mai a essere più grandi di lei. Nel suo raccontare lieve e veloce, ironico e pietoso, rivive il mondo dell'infanzia che è un po' di tutti noi con i suoi miti, le sue emozioni, le sue scoperte, in pagine di grande rigore stilistico e condotte con bravura eccezionale.
Recensione:
Questo libro mi è stato prestato e non nego che ho una grande voglia di acquistarne una copia tutta per me, così da rileggerla ogni volta che posso. E' uno di quei libri che ti entrano dentro e folgorano la tua anima, aprendo la tua coscienza, parlando al tuo cuore.
Il buio oltre la siepe, conosciuto con il vero titolo di To Kill a Mockingbird (uccidere un usignolo), è un libro ambientato in Alabama negli anni trenta del novecento. Il tutto è presentato dal punto di vista di una bambina, Scout, che racconta dei suoi giochi con il fratello Jem, e con il loro amico Dill. Giochi estivi, a volte pericolosi, altre volte innocenti. Le sue avventure a scuola. La sua intolleranza verso tutto ciò che è femminile, come ad esempio i graziosi vestitini che la obbligano a indossare, e l'educazione impartita dal loro padre, Atticus Finch, un avvocato dai saldi principi morali, che lotta per la giustizia.
Scout arriverà a picchiare alcuni suoi compagni per aver offeso suo padre. Chiamandolo amico dei negri, o con altri epiteti sicuramente peggiori.
Durante il processo, Atticus riesce a far comprendere a tutti che Tom non ha fatto nulla. E' stato accusato ingiustamente, per qualcosa che non ha mai commesso. Tuttavia, l'esito è dei più peggiori. La giuria incurante della verità, chiude gli occhi e si abbandona al razzismo che persiste in tutto il romanzo, e reputa l'imputato colpevole.
Bellissima e intensa è la scena di Atticus che sta uscendo dal tribunale e tutti i neri si alzano in piedi.
Quest'esito però, porterà a qualcosa di peggiore. Sembra quasi che il razzismo e l'ingiustizia vincano sulla tolleranza, il rispetto, la verità e la stessa giustizia.
Per i due bambini, però, le cose non si concludono lì. In una casa vicina, c'è un'oscura presenza che fa loro paura. La paura dell'ignoto, di quel buio oltre la siepe, di qualcuno che non conoscono e per via di pregiudizi reputano oscuro, pauroso, negativo. Lo chiamano Boo. Un ragazzo schivo e riservato, che è recluso in casa da suo padre, e che inspiegabilmente causa paura nei due bambini.
Dopo una recita, Scout e Jem stanno rientrando a casa, quando vengono aggrediti dal padre della ragazza "violentata". Rischiano la vita, ma all'improvviso qualcuno arriva in loro soccorso, e capiranno che quel buio non è poi così oscuro.
Come già detto, i tratti essenziali di questo romanzo, sono sicuramente il razzismo e la paura del diverso, che si riscontra in Boo. Accanto a ciò, però, spicca la figura luminosa di Atticus che cerca di educare al meglio i suoi figli, orfani di madre, e che ancor piccini sono messi di fronte a una cruda realtà. Atticus è un uomo meraviglioso e tante sono le frasi che dice a Scout e che ho trovato splendide.
Sono profondamente innamorata di questo personaggio, e vi assicuro che lo stesso amore lo nutrirete anche voi, quando lo leggerete.
A mio avviso è un romanzo da tenere sempre nel cuore, perché nel mondo attuale il razzismo non è mai veramente finito. Quest'odio è inconcepibile. Tuttavia non è in questo luogo che voglio affrontare un tale, importante, discorso.
Il finale è davvero unico. Scout comprende, in quella tragica e lunga notte in cui lei e suo fratello rischiavano di morire, che il buio non fa più paura.
I titoli dei romanzi, sia l'originale che la versione italiana, sono quindi molto significativi e attinenti al romanzo. Il buio oltre la siepe spinge a superare la paura del "diverso", a oltrepassare la siepe che divide e a capire che il buio non fa più paura se lo si conosce.
To kill a Mockingbird, fa riferimento sia al povero Tom, ingiustamente condannato, ma anche allo stesso Boo, un ragazzo che è molto riservato (ATTENTI ALLO SPOILER). Sarà lui a salvare i due bambini in quella notte, e farne un eroe, avrebbe significato "ucciderlo", penetrare nel suo animo schivo e innocente, e turbare così la sua vita.
Come già detto e come si vede anche dalle immagini che ho inserito, ne è stato tratto un film, a mio avviso bellissimo quanto il romanzo. E' difficile che un film possa piacermi quanto o addirittura quasi di più di un libro, ma questo è uno di quei rari casi in cui succede.
I vicini portano da mangiare quando muore qualcuno, portano dei fiori quando qualcuno è ammalato, e altre piccole cose in altre occasioni. Boo era anche lui un nostro vicino, e ci aveva dato due pupazzi fatti col sapone, un orologio rotto con la catena, un coltello... e le nostre vite.
Una volta Atticus mi aveva detto: "Non riuscirai mai a capire una persona se non cerchi di metterti nei suoi panni, se non cerchi di vedere le cose dal suo punto di vista". Ebbene, io quella notte capii quello che voleva dire. Adesso che il buio non ci faceva più paura, avremmo potuto oltrepassare la siepe che ci divideva dalla casa dei Radley, e guardare la città e le cose dalla loro veranda. Accadde tutto in una notte, la notte più lunga, più terribile... e insieme la più bella di tutta la mia vita.
Scout.
Vincitore di tre premi Oscar, venne inoltre presentato in concorso al 16° Festival di Cannes, dove vinse il premio Gary Cooper Award.
Nel 1995 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.
L'American Film Institute ha giudicato il personaggio di Atticus Finch, interpretato da Gregory Peck, come il più grande eroe cinematografico del XX secolo. L'AFI ha anche nominato il film al 2º posto nella lista AFI's 100 Years... 100 Cheers, dietro La vita è meravigliosa, nonché al 34º posto nella lista dei più grandi film americani di tutti i tempi.
(info prese da wikipedia)
Gregory Peck è quindi il nostro Atticus, interpretazione magnifica che gli è valsa un oscar. Non sto qui a copiare di nuovo la trama, ma vi posso consigliare di vederlo. E' una trasposizione piuttosto fedele del libro, quindi vedetelo! Sì, forse sembro insistente, ma vi assicuro che ne vale la pena.
Harper Lee. Nata in Alabama, figlia di un avvocato, aveva tre fratelli.
Fu amica di Truman Capote, che già nella prima infanzia le consigliò di scrivere racconti. Lasciò il lavoro per scrivere il suo primo libro, To kill a mockingbird (Uccidere un usignolo[1], nella versione italiana Il buio oltre la siepe), che le diede la fama e per il quale si ispirò alla sua famiglia e agli ambienti della sua città.
Pubblicato nel 1960, il libro le valse il premio Pulitzer. Dal romanzo fu tratto, nel 1962, l'omonimo film diretto da Robert Mulligan, prodotto da Alan J. Pakula e interpretato da Gregory Peck (nel ruolo di Atticus Finch), che venne premiato con 3 Oscar.
Nel 2006 la sua figura venne interpretata dall'attrice premio Oscar Sandra Bullock nel film Infamous - Una pessima reputazione. Precedentemente nel 2005 nel film biopic "Truman Capote - A Sangue Freddo" di Bennet Miller, la figura di Harper Lee fu interpretata dall'attrice Catherine Keener.
Il 5 novembre 2007 venne premiata con la più alta onorificenza civile statunitense, la Medaglia presidenziale della libertà, per il suo primo e più famoso romanzo che, secondo la motivazione del premio, "Ha influenzato il carattere del nostro paese in meglio. È stato un dono per il mondo intero. Come modello di buona scrittura e sensibilità umana questo libro verrà letto e studiato per sempre".