Dal libro al film: "Non lasciarmi" tratto dall'omonimo romanzo di Kazuo Ishiguro

Creato il 06 febbraio 2014 da Annie_caffeine @annie_caffeine

Cari visitatori della Tana,
oggi torna dopo un bel po' di tempo la rubrica Dal libro al film.
In questo post ho deciso di parlarvi di Non lasciarmi, film tratto dall'omonimo romanzo di Kazuo Ishiguro che come sapete ho letto qualche tempo fa.
Ho avuto la possibilità di rivedere il film in lingua originale di recente, e non vedevo l'ora di parlarvene!
Ma come sempre, partiamo da principio:


IL LIBRO
Kathy, Tommy e Ruth vivono in un collegio, Hailsham, immerso nella campagna inglese. Non hanno genitori, ma non sono neppure orfani, e crescono insieme ai compagni, accuditi da un gruppo di tutori, che si occupano della loro educazione. Fin dalla più tenera età nasce fra i tre bambini una grande amicizia. La loro vita, voluta e programmata da un'autorità superiore nascosta, sarà accompagnata dalla musica dei sentimenti, dall'intimità più calda al distacco più violento. Una delle responsabili del collegio, che i bambini chiamano semplicemente Madame, si comporta in modo strano con i piccoli. Anche gli altri tutori hanno talvolta reazioni eccessive quando i bambini pongono domande apparentemente semplici. Cosa ne sarà di loro in futuro? Che cosa significano le parole "donatore" e "assistente"? E perché i loro disegni e le loro poesie, raccolti da Madame in un luogo misterioso, sono così importanti? Non lasciarmi è prima di tutto una grande storia d'amore. È anche un romanzo politico e visionario, dove viene messa in scena un'utopia al rovescio che non vorremmo mai vedere realizzata. È uno di quei libri che agiscono sul lettore come lenti d'ingrandimento: facendogli percepire in modo intenso la fragilità e la finitezza di qualunque vita.Qui la mia recensione
IL FILMIl film tratto dal romanzo è uscito nel 2010, prodotto da DNA Films e Films4 e distribuito in Italia da 20th Century Fox.
La regia è stata affidata a Mark Romanek, più famoso per aver diretto in precedenza video musicali di numerosi artisti.
Nel cast troviamo Carey Mulligan (che di recente ha recitato al fianco di Leonardo Di Caprio in Il Grande Gatsby) nel ruolo di Kathy, Keira Knightley nel ruolo di Ruth e Andrew Garfield (che ha recitato nel ruolo di protagonista in The Amazing Spider-Man) nel ruolo di Tommy.
Devo ammettere che il cast nei vari ruoli mi è abbastanza piaciuto, in particolare Carey Mulligan, che ha saputo rendere perfettamente quella malinconia propria del personaggio che interpreta. Andrew Garfield è tenero già di per sé, e io amo la sua voce. Nel ruolo di Tommy ci sta proprio bene. Purtroppo io per Keira Knightley non ho particolare simpatia, ma comunque l'ho vista bene nel ruolo di Ruth, una ragazza che sa quello che vuole e che finché resta nei cottages ha una certa sicurezza, ma che poi, quando ritrova Kathy alcuni anni dopo, da donatrice, si rivela anche fragile e rassegnata.
Nel complesso, il film mi è piaciuto moltissimo, perché pervaso da quel senso di malinconia e di ineluttabilità e rassegnazione nei confronti del proprio destino che troviamo anche nel libro.
Tuttavia devo dire che la prima volta che ho visto il film, quando non avevo ancora letto il libro, mi sono resa conto che non avevo potuto apprezzare a pieno il film.
Con questo non voglio dire che il film non sia di buon livello, ma ci sono alcuni aspetti, alcune sfumature, che ho potuto cogliere solo dopo aver letto il romanzo.

Sicuramente il film si focalizza molto di più sull'aspetto romantico e sulle relazioni che si intrecciano tra i tre protagonisti, e forse ogni tanto questo aspetto è un po' esagerato rispetto al romanzo, ma devo dire che non rovina affatto il film.
Molte recensioni lo definiscono un film noioso e insipido, ma posso assicurarvi che non è così: Non lasciarmi riflette bene quanto raccontato da Ishiguro nel romanzo, ed in particolare ho provato la stessa sensazione di sgomento quando ho scoperto la verità sulla realtà in cui vivono Kathy, Tommy e Ruth, un mondo in cui la clonazione umana è concessa, ma allo stesso tempo un mondo in cui gli umani "normali" vogliono tenersi a distanza da questi cloni, pur sapendo che sono la loro fonte di cura per le malattie più gravi.
Nel complesso un buon film, che ho apprezzato ancora di più dopo aver letto il romanzo.
Vi lascio come sempre al trailer.

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