Da quel momento, la sua carriera sembra subire un rapido arresto. Sogni (e soprattutto incubi) ricorrenti e la tenue speranza di poter superare il lutto e riprendere a scrivere lo invogliano a trasferirsi nella residenza al lago dove la moglie trascorreva molto tempo, a poche miglia da Castle Rock: Sara Laughs, così è conosciuta la vecchia casa in legno in cui si è rifugiato, è ancora piena di ricordi di Jo, ma pare giovare all’ispirazione di Mike. Poco dopo il suo arrivo, lo scrittore viene coinvolto in una battaglia legale tra Mattie, bella e giovane madre della piccola Ki, e Max Devore, suo suocero, intenzionato a ottenere la custodia della nipotina. Ma non è tutto: Sara Laughs è sede di misteriosi fenomeni paranormali che mettono Mike sul chi va là. E il lago Dark Score,
Bag of Bones, ancora non disponibile in italiano, è una miniserie americana in due episodi andata in onda su A&E Network nel dicembre 2011, adattamento dell'omonimo romanzo di Stephen King Mucchio d'ossa. Il regista, Mick Gerris, aveva già lavorato con risultati non esattamente soddisfacenti ad altri ben cinque film e miniserie tv tratti da altrettanti romanzi dell'autore americano: I Sonnambuli (Sleepwalkers) nel 1992, film tratto da un romanzo mai pubblicato; L'ombra dello scorpione (The Stand), miniserie in quattro episodi, nel 1994; Shining (The Shining), miniserie in tre episodi, nel 1997; Riding the Bullet, film del 2004; Desperation, film del 2006. Sorte migliore non tocca alla sua ultima fatica, Bag of Bones, ancor più se paragonata al romanzo da cui è tratta (che io considero uno dei migliori, tra quelli più recenti, di Stephen King).
Non è solo colpa dell'interpretazione monodimensionale del cast se i personaggi della miniserie sono poco più che fantasmi di quelli del libro, s'intende: lo stravolgimento è inevitabile, dal momento che Gerris riassume all'osso il romanzo di King (già notevolmente introspettivo) e trasforma un libro sull'elaborazione del lutto in una banalissima storia di
Se lo spettatore si chiede quali saranno i misteri di Dark Score per più di cinque minuti, allora manca davvero di acume: dall'inizio alla fine il film è permeato di scene di bambine che annegano, bambine in decomposizione che emergono dalla vasca o dal lago, bambine terrorizzate che chiedono aiuto, eccetera. Ogni risposta verrà fornita allo spettatore in media tre minuti dopo che la visione avrà instillato in lui un dubbio o una domanda. Nella fattispecie, 166 minuti di pura noia quasi ininterrotta, con un finale che stravolge in modo ridicolo la conclusione commovente del romanzo, uno dei migliori explicit dello scrittore.
D'altronde, cosa ci aspettavamo? King non è (quasi) mai stato fortunato con gli adattamenti televisivi e cinematografici tratti dalle sue opere. Che questa miniserie è una mezza ciofeca se ne sono accorti persino gli americani, come dimostra il calo di quasi mezzo milione di spettatori tra un episodio e l'altro. Gerris, ci vogliamo togliere mano alle miniserie tv tratte dai libri di King? E, già che ci siamo, a che pro scomodare il Boo'Ya Moon di Duma Key?
Il trailer americano del film
L'edizione italiana del libro
Articolo di Sakura87