Dal palco dell’Ariston Adriano Celentano
contro la dilagante ipocrisia
di Avvenire e Famiglia Cristiana
a cura di Iannozzi Giuseppe aka King Lear
Adriano Celentano
Adriano Celentano contro Avvenire e Famiglia Cristiana: “Quello che non sopporto è che non parlano mai della cosa più importante e cioè del motivo per cui siamo nati, quel motivo nel quale è insito il cammino verso il traguardo che segna non la fine dell’esistenza, ma l’inizio di una nuova vita. Preti e frati non parlano mai del Paradiso, come se l’uomo fosse nato soltanto per morire, ma non è così. Siamo nati per vivere. Preti, siete obbligati a parlare del Paradiso, sennò vuol dire che abbiamo solo questa vita”.
“Giornali inutili come Avvenire e Famiglia Cristiana andrebbero chiusi definitivamente, perché si occupano di politica invece che di Dio e dei suoi progetti. Non hanno idea di quanto può essere confortante per i malati leggere di ciò che Dio ci ha promesso. Famiglia cristiana e Avvenire non la pensano così, per loro il discorso Dio occupa poco spazio, lo spazio delle loro testate ipocrite come le critiche che fanno a uno come Don Gallo che ha dedicato la sua vita ad aiutare gli ultimi. E di ultimi ce ne sono tanti, come gli operai che dall’8 dicembre stazionano giorno e notte al freddo e al gelo alla stazione centrale di Milano per protestare contro la cancellazione dei vagoni letto”.
Celentano si scaglia poi anche contro la Consulta che ha bocciato i referendum abrogativi della legge elettorale: “Di Pietro, Parisi, Segni hanno raccolto un milione duecentomila firme che la Consulta ha buttato nel cestino. C’è qualcosa che non va: o è la Consulta che sbaglia o bisogna cambiare vocabolario”.
Ce n’è anche per Angela Merkel e Sarkozy: “La Merkel e Sarkozy impongono al governo greco l’acquisto delle loro armi: ‘Se volete restare nell’Euro dovete comprare le nostre armi’, costringendo alla fame i poveri cittadini greci. E’ questa l’Europa che vogliamo, cinica e armata fino ai denti?”.
0.000000 0.000000