Uno dei principali errori compiuti dai ragazzi nello scrivere un testo riguarda l’uso dei tempi dei verbi. Mi è capitato di correggere un tema (giuro!) in cui si alternavano rigorosamente un verbo al presente ed uno al passato… terribile!
Questo, secondo me, succede perché durante l’ora di grammatica tendiamo a soffermarci molto di più sulle categorizzazioni esteriori del verbo (verbi transitivi e intransitivi, sovrabbondanti e difettivi…), ma poi non insistiamo abbastanza sull’uso dei tempi dei verbi, sulla consecutio, sui rapporti di anteriorità e posteriorità, sulle differenti scelte stilistiche.
Un esercizio che può sicuramente aiutare è quello della trasformazione dei testi. Prendiamo ad esempio una brano di Loredana Frescura, tratto dal suo romanzo “Non mi piace il fatto che sei bella”:
La scuola di danza della signora Beatrice sta all’angolo tra via Aldo Moro e via Allende. Ci vogliono tre fermate di autobus da casa mia e cinque rampe di scale. La signora Beatrice ha vietato alle sue allieve l’uso dell’ascensore; qualcuna, a volte, ci si infila in punta di piedi. Mai nessuna è riuscita a farla franca: la signora Beatrice l’attende sul portone con un sorrisetto maligno sulle labbra ed è lei stessa che apre la porta dell’ascensore.Non so come fa, se ha le telecamere nascoste all’ingresso o una sfera di cristallo nascosta sotto qualche tappeto orientale.La sua palestra mi piace davvero; somiglia più a un osservatorio astronomico; i soffitti sono dipinti di azzurro. Il sistema solare completo spazia senza alcun senso delle proporzioni tra un angolo e l’altro: anche il terzo marito ha voluto lasciare un tocco indelebile della sua passione per il cielo.Dalla musica capisco che è già iniziata la lezione con gli esercizi di riscaldamento.
Possiamo proporre ai ragazzi di trasformare la storia al passato, facendo attenzione ai rapporti di anteriorità/posteriorità.
La scuola di danza della signora Beatrice stava all’angolo tra via Aldo Moro e via Allende. Ci volevano tre fermate di autobus da casa mia e cinque rampe di scale. La signora Beatrice aveva vietato alle sue allieve l’uso dell’ascensore…
Un esercizio del genere fa riflettere moltissimo su molteplici aspetti della lingua e può essere proposto a vari livelli: con i ragazzi più piccoli si lavorerà in modo intuitivo, sul piano del prima/dopo, con quelli più grandi si potrà iniziare a spiegare le scelte verbali, come ad esempio il congiuntivo nelle interrogative indirette (non sapevo come facesse…) oppure l’aspetto perfettivo e puntuale del passato remoto (dalla musica capii…) in contrasto a quello durativo dell’imperfetto.
Un esercizio non risolve niente, ma sicuramente tanti esercizi migliorano la situazione!