L’opera era firmata da Bruno Enna e Fabio Celoni, che cercarono di avvicinarsi il più possibile al testo originale, chiaramente dribblando gli aspetti più crudi con intelligenza e sagacia.
Il risultato fu di grande rilievo, per quanto non ancora perfetto: il passaggio da parodia a trasposizione non era ancora avvenuto completamente, ma la strada intrapresa era quella giusta.
Nel 2014 i due autori tornano all’opera su un progetto simile per genere narrativo e intenti filosofici. Si decide infatti di adattare Lo strano del Dottor Jekyll e del Signor Hyde, celebre racconto di Robert Louis Stevenson incentrato sul conflitto interiore di un uomo che ha trovato il modo di isolare la componente istintiva e priva di controllo presente in lui.
Una storia cupa, lacerante, dove le riflessioni sulla natura umana si sposano con scene forti e con un’atmosfera inquietante.
Parlare di tutto questo in un fumetto Disney rappresentava una sfida piuttosto complicata, ma Enna e Celoni ottengono un risultato ancora migliore di quanto realizzato con Dracula.
Ma l’atmosfera opprimente dell’opera rimane invariata, così come il senso di pericolo indistinto e il mistero che permea la vicenda.
Da questa mossa si evince il grande rispetto che lo sceneggiatore sardo ha dei lettori, ritenuti in grado di poter fruire di una storia anche più cupa e sinistra del solito, e dei personaggi, che hanno la possibilità di interpretare qualunque parte loro assegnata senza perdere le proprie caratteristiche.
Ma è un difetto su cui si può passar sopra, specie considerando che l’importanza del lavoro di Enna non si ferma al mero adattamento di un testo letterario: nella scelta del cast, l’intuizione vincente è quella di far interpretare Henry Ratkyll a Topolino e Donald Hyde, a Paperino. In questo modo l’autore non scrive solo una trasposizione di un racconto, ma ne approfitta anche per compiere un’operazione metanarattiva, riflettendo insieme ai lettori sul fatto che due personaggi spesso considerati opposti siano in realtà due facce della stessa medaglia, due modi diversi ma assolutamente compatibili di scrivere e vedere l’universo disneyano dove peraltro un tempo, a dispetto della consuetudine instaurata negli anni, era normale veder recitare Topi e Paperi assieme.
Una grande importanza in questa storia la ricoprono i disegni di Fabio Celoni. L’autore lombardo realizza delle tavole molto curate, dove colpiscono le espressività e le movenze dei protagonisti. Pippo, che qui interpreta l’avvocato Utterson, per quanto buca la pagina sembra uscito da uno dei suoi cortometraggi animati degli anni ’40. Il viso di Topolino è amichevole, garbato e positivo, ma anche capace di assumere un cipiglio più serio e determinato.
Passando ai paesaggi, sono sempre le ombre ad essere parte integrante del quadro visivo: il disegnatore ricrea una Londra veramente suggestiva, attorniate costantemente dalla nebbia e che genera ombre in ogni angolo e su ogni strada. L’eleganza austera si alterna con l’oscurità più ambigua, offrendo così al lettore una città intrigante ma cupa e misteriosa. Il setting ideale per ambientare un racconto del genere.
La storia, originariamente pubblicata in due tempi su Topolino n. 3070 e 3071 (in edicola tra fine settembre e inizio ottobre 2014), gode di un’immediata ristampa di lusso: presentata in anteprima alla recente Lucca Comics, la nuova edizione si presenta con un grande formato, una copertina cartonata e soprattutto con una differenza sostanziale rispetto alla prima versione.
Laddove la versione apparsa su Topolino godeva dei colori curati dallo stesso Fabio Celoni e da Mirka Andolfo, per la versione in volume la storia viene proposta in un elegante bianco e nero, con retini digitali inseriti dal disegnatore. L’effetto è sicuramente suggestivo, ma i colori offrivano una marcia in più, grazie alla cura maggiore che era stata dedicata a questo elemento rispetto a quanto accade nelle normali storie del settimanale, e contribuivano fattivamente all’atmosfera del racconto. Resta comunque un esperimento lodevole e una scelta che caratterizza la nuova edizione, mettendo in risalto il tratto di Celoni.
Il volume si chiude con i due autori che illustrano alcuni dietro le quinte di Lo strano caso del Dottor Ratkyll e di Mistter Hyde: vengono pubblicati numerosi bozzetti e sketch di Celoni, commentati dallo stesso disegnatore, e Bruno Enna ha modo di parlare – simulando uno sdoppiamento di personalità, per rimanere in tema – della genesi della storia, dalla prima idea al progredire della stesura.
Si tratta di testimonianze interessanti, anche se un po’ stringate: materiale in più da mostrare e di cui parlare non mancava, e ci si poteva dilungare nell’approfondire meglio alcuni aspetti.
Questa Limited De Luxe Edition si attesta comunque come un’edizione di riferimento all’interno della produzione disneyana, un libro prezioso e ben realizzato anche come oggetto: un ottimo contenitore per una storia importante.
Abbiamo parlato di:
Lo strano caso del Dottor Ratkyll e di Mister Hyde – Topolino Limited Deluxe Edition #1
Bruno Enna, Fabio Celoni
Disney-Panini Comics, novembre 2014
82 pagine, bianco e nero, cartonato – € 9,90
ISBN: 9 772385 018901 40001