Dal Togo una scuola femminile: “la madrasa di Aicha”

Creato il 04 settembre 2012 da Giornalismo2012 @Giornalismo2012

-Dossier

Il Togo è uno dei più piccoli stati africani, con i suoi poco più di 6 milioni di abitanti, per la maggior parte cristiani e animisti.

I musulmani sono quasi il 20% della popolazione, e la maggior parte dei musulmani togolesi segue la scuola giuridica malikita. Alcuni di questi musulmani, per ignoranza, si convertono al cristianesimo, attratti dalle offerte di aiuto che le varie chiese mettono a disposizione dei “nuovi cristiani” in un paese poverissimo, dove l’unica possibilità di accesso alle cure mediche e al sostegno finanziario delle famiglie che vivono nella miseria passa attraverso le strutture cristiane, che offrono aiuto soltanto ai loro correligionari.

In maniera generale, i musulmani togolesi vivono in situazione di estrema precarietà, in particolare le vedove, la maggior parte delle quali lotta giorno dopo giorno per assicurare il minimo vitale ai propri figli.

La maggior parte dei musulmani togolesi appartiene alle etnie dei Tem (Kotokoli), degli Tchamba, dei Peuhls, dei Tchokossi, dei Germa provenienti dal Niger, degli Haussa originari del Mali e degli Yourouba nigeriani.
Tutti questi popoli commercianti per lungo tempo sono stati reticenti ad inviare i loro figli nelle scuole dei “bianchi”, rimanendo fedeli all’apprendimento del Corano e della lingua araba. Tuttavia, questa concezione negativa della scuola “dei bianchi” ha in seguito portato ad una generale non scolarizzazione dei bambini, in particolare delle bambine.

Oggi, grazie anche alle prediche di teologi e imâm tornati dall’estero, dove erano partiti alla ricerca del sapere, i musulmani cominciano ad inviare i loro figli ad istruirsi, e i giovani musulmani eccellono negli studi universitari e lottano per l’acquisizione del sapere.
In tale clima, alcune donne si sforzano per l’acquisizione del sapere, allo scopo di istruire poi le loro sorelle nella fede, che a loro volta potranno insegnare le basi dell’Islâm ai figli.

Una di queste nobili sorelle è Oumou Atiko, direttrice della Madrasa di Aicha, a Sokodé, una scuola che offre corsi elementari e secondari alle donne e alle bambine. A causa delle difficoltà finanziarie e soprattutto per mancanza di insegnanti di buon livello, i diversi cicli educativi sono costretti a dividere “fisicamente” la scuola:
le classi elementari frequentano tre volte la settimana, e il ciclo secondario quattro volte, non avendo la possibilità di organizzare corsi per tutte le studentesse ogni giorno.
Le studentesse della madrasa hanno superato in gran parte brillantemente gli esami dello scorso anno, e ci sarebbe bisogno di costruire un nuovo edificio, per non porre fine all’educazione delle ragazze.
Per quanto riguarda le insegnanti, purtroppo sono sottopagate, per poter far fronte ad altre spese vitali per il mantenimento della scuola.
Inoltre, non vi è una biblioteca degna di questo nome. La maggior parte delle alunne abita lontano dalla scuola, raggiungendo la stessa a piedi, dopo aver percorso lunghe distanze. Alcune famiglie sono costrette a scegliere tra l’acquisto del cibo per la famiglia e il pagamento della retta scolastica; per questa ragione, alcuni genitori a malincuore finiscono per ritirare le figlie da scuola.
Oumou Atiko fa appello alla nostra generosità.

La madrasa di Aicha avrebbe bisogno di:

- Aiuto finanziario (anche una piccola cifra in Togo può essere vitale).
Libri in francese e in arabo
Computer
Un furgoncino per il trasporto delle alunne e per l’amministrazione (viaggi in città, trasporto di cibo e altro materiale alla scuola, ecc.)

A lungo termine, la direttrice della madrasa conta di acquistare un terreno per la costruzione di un nuovo edificio, in modo tale che tutte le classi possano essere ospitate ogni giorno.
Ma la cosa più urgente rimane il sostegno alle famiglie più povere, perché possano inviare alla madrasa le loro figlie senza dover pagare la retta scolastica.
Le sorelle della madrasa di Aicha distribuiscono beni di prima necessità donati da un fratello residente in Germania.

Chiunque volesse sostenere il progetto di Oumou Atiko, inshaa Allah può contattarla direttamente, scrivendo alla seguente e-mail:
madrassatoulaicha@gmail.com

oppure telefonando al seguente numero:

0022890960788  

un grazie di cuore da tutte le donne musulmane, la redazione. 


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