dal vetro

Creato il 05 maggio 2011 da Luci

il mio capo ha una porta di vetro.

si vede dentro se è libero o se è occupato e lui vede chi sta per arrivare a “rompere” con qualche domanda strampalata.

ogni mattina quando arrivo, siccome è vicino al mio ufficio, faccio due passi e saluto.

durante il giorno ogni tanto mi affaccio, fiuto l’aria e valuto se entrare e rompere o meno.

ma di solito è lui a vedermi per primo e mi fa cenno di entrare.

quando esco passo dalla porta di vetro, faccio un cenno di saluto, lui ricambia e poi scappo verso il diciassette.

e così oggi, come tanti pomeriggi, mi sono affacciata ma non ho solo salutato con la mano velocemente, ho invece aperto un briciolino di porta e l’ho guardato senza trovare bene le parole.

“dimmi”

“sì, ecco, ti volevo dire”

“sì?”

“iodomanifacciosciopero. ciao!”

io domani faccio sciopero.

io domani faccio sciopero.

io domani faccio sciopero.

per i lucchesi: ore 9.30 piazza santa maria, ci vediamo lì!