Se una foto vale 1.000 parole, questa ne vale 2.000.
QUEL CHE LA TELEVISIONE NON RACCONTA, E CHE A VOLTE VIENE CERCATO DALLA CURIOSITA’ DELLA PASSIONE. COME IL DIETRO LE QUINTE DI UNA GIORNATA AL CAMPIONATO ITALIANO (GARE FEMMINILI).
CIAO RIESE; Riese Pio X mi accoglie con un sole che preannuncia una giornata bella calda. Dopo aver cercato un posto macchina facendo avanti e indietro tre volte (per il Giro saran dolori trovar parcheggio), eccomi di buon passo verso la zona arrivo. La prova Juniores donne è in pieno svolgimento ma si vede che si tratta di cicliste giovani. Pochi giovanotti e tante famigliole che fanno su e giù lungo il marciapiede che affianca il rettilineo d’arrivo (e partenza…).
Le prime ragazze ritirate sono sedute sui muretti. Una di loro è stata battuta dal mal di schiena. Potrebbe avere carriera breve, speriamo di no; auguri. Un’altra siede pacifica e silenziosa su un muretto basso. Sembra aspettare, ma chi non si sa. Alcuni spettatori le chiedono come mai si è ritirata. Intanto, tutti aspettano la volata della corsa; delle ragazze distribuiscono centinaia di bicchieri di tè freddo (uno sponsor molto noto nelle gare ciclistiche). Lo faranno per tutto il giorno. I Led Zeppelin, tramite altoparlanti, sono la colonna sonora di quei momenti.
PIU’ RISPETTO PER LE CICLISTE!; Arriva la campionessa italiana a cronometro juniores, ora anche in linea. Arrivo in solitaria, e applausi meritati. Podio, medaglie, maglia tricolore e presa per i fondelli; l’inno italiano viene irradiato forse per un quarto di quella che è la solita durata; ridicolo, assolutamente ridicolo. Un momento così sentito come salire sul podio, indossare la maglia tricolore e ascoltare l’inno nazionale. Un’emozione tarpata sul nascere; inaccettabile. Come ancora più antipatico vedere che quel momento è stato castrato senza remore, perché i vari sindaci, presidente di questo, assessore di quest’altro devono salire sul palco per l’ennesima fotografia. Bravi, complimenti, ed andatevene a quel paese pagliacci vestiti a festa. Voi che la fatica l’avete fatta per salire i sei scalini che portano al palco. E questo teatrino è stato ripetuto per la premiazione delle donne elite. Ma andate a vedere cos’è una ciclista!
MA QUANTI BEI GIOVANOTTI!; Si arriva a mezzogiorno, nell’aria si annusa qualcosa di diverso. Infatti cominciano a spuntare come funghi tanti giovanotti in fascia d’età 25 – 35; combinazione, di lì a 10 minuti ecco le prime ragazze per la prova elite. Ma pensa! Tra fotografi, motociclisti e ragazzi che non c’entrano un’accidente, l’ormone maschile si espande nell’aria senza complimenti. “Ciao, come stai?... che mi dici?.... ti è arrivata la foto?.......” ma che gentili noi maschietti!
A proposito; se vi dicono che il ciclismo fa bene alla cellulite – messaggio per le donne che leggeranno – sappiate che un po’ ve la raccontano, soprattutto a guardare certi retro-coscia di diverse atlete. Arrivano le big; sua maestà Guderzo pedala pacifica, ripasserà con due ruote per la sua bici (Speriamo siano le sue!!). La forte Giorgia Bronzini è ancora in bermuda, e si coccola un cagnetto che tiene in braccio mentre passeggia lungo il rettilineo d’arrivo. La Cantele ha l’aria annoiata, pedala avanti e indietro in ciabatte (!). Spunta una grande ex; Diana Ziliute più che altro per chiacchierare con quasi tutte.
ALLORA SI PARTE?; Intanto il tempo passa, anche troppo. Tutte le concorrenti iniziano a fare avanti e indietro perché non trovano la zona del foglio firma; ce l’hanno a pochi metri e ci passano davanti di continuo! Intanto lo speaker recita; “Preghiamo le concorrenti di iniziare l’avvicinamento al palco per le foto delle rappresentanti regionali, grazie” come si allontana il microfono dalla bocca...; “qualcuno va a dirgli che si muovano, o no? La finiscono di fare quel che gli pare, che tra 15 minuti si deve partire?” Stupendo. La Guderzo è di buon umore, come sempre o quasi. Alla partenza (per ultima!) le scappa un; “Ohh! Dove andate? Pianoo!!)
VAI MONIA!; all’inizio del primo giro, già una fuga. Nel gruppo ecco la reazione all’ultimo chilometro del passaggio, viene annunciata una forte accelerazione; “Gruppo allungato!! La campionessa del mondo è uscita dal gruppo!!). infatti l’angelo azzurro passa come un jet rasente alle transenne. Bucherà nello stesso giro! Ma è solo l’antipasto per le fiamme azzurre. Nell’ultimo giro iniziano ad accalcarsi tutti i fotografi; “stai basso, che mi copri!” “ e dove mi metto? Me la fai tu la foto?” e tutti discorsi così. Ecco la volata; Mania Baccaille vince con una volata da oscar sul gruppetto di fuggitive. Qualche minuto dopo ecco il grosso del plotone. La Guderzo passa il traguardo a braccia alzate; la notizia delle compagna vincente è arrivata. Che la festa cominci.
CIAO RIESE; ormai sto raggiungendo la macchina. Mentre salgo noto una ciclista che cammina pacifica in cerca di qualcosa o qualcuno, zainetto in spalla. Guarda qui, guarda là… È dall’altra parte della strada. Nessuno la degna di uno sguardo, la calca è lontana. Mi pare di conoscerla; Eva Lechner. Ciao Eva, ci vediamo al Giro?