Dalie all’antica

Da Aboutgarden

In passato le dalie godevano di grande favore non solo tra gli appassionati di giardinaggio che ne apprezzavano le fioriture mescolate alle altre piante perenni o annuali perché aggiungevano colore e interesse al giardino fino all’autunno, spesso erano infatti anche coltivate dai contadini in prossimità degli orti e i suoi tuberi trattati alla stregua di quelli delle patate erano utili per preparare mazzetti di fiori recisi da portare in casa o far bella mostra sull’altare della chiesa.

Si mettono a dimora in marzo-aprile, quando il pericolo delle gelate è passato, in un luogo dove possano ricevere abbondante luce e sole, piantati più o meno alla profondità di 15 centimentri e a una distanza di 50. Se il terreno è pesante e argilloso, migliorate la sua composizione aggiungendo sabbia e per renderlo più fertile e soffice, compost maturo e fogliame secco sminuzzato, una buona manciata di concime pellettato o cornunghia e un fondo drenante forniranno gli elementi necessari per farle crescere forti e sane.

una delle mie preferite, Dahlia ‘Cafè au Lait’

Le varietà con grande sviluppo in altezza necessitano di sostegni, come semplici canne o più eleganti tutori in ferro, che dovranno essere sistemati al momento dell’impianto per evitare di ferire i tuberi. Innaffiateli generosamente e dimenticatevi di loro, per il poco impegno richiesto si faranno ricordare solo quando sbocceranno i primi fiori.

Nelle zone climatiche temperate i tuberi delle dalie si possono lasciare indisturbati in piena terra, al contrario, nei climi più rigidi, necessitano di essere recuperati per passare l’inverno in luogo asciutto e al riparo dal gelo, attendete fino a quando il fogliame sarà diventato completamente secco prima di provvedere alla loro rimozione. Divideteli prima di ripiantarli a primavera, per moltiplicare la pianta e assicurarvi copiose fioriture ogni nuova estate!

Vivere Country agosto 2014